In coppia o ancora meglio da soli, che fa molto sexy e selvaggio: abitare su una barca, oggi, è una scelta controcorrente, forse un minimo coraggiosa, ma sicuramente molto interessante e chi opta per questa soluzione, assume immediatamente un’aria mosteriosa quanto affascinante. L’abitare alternativo, negli ultimi anni, vuoi per gli affitti troppo cari e vuoi per la voglia di tornare a riscoprire il contatto con la natura e il mare, sta prendendo sempre più campo soprattutto nella vecchia Europa e viste le tendenze di mercato le proposte, in questo senso, stanno seguendo la moda.
A Londra, ad esempio, c’è la cosiddetta Little Venice, una zona davvero leggendaria, nel punto di confluenza tra il Regent’s e il Grand Junction Canal. E’ molto suggestivo ritrovarsi in quest’area piuttosto che sul Tamigi, dove comunque sono parcheggiate almeno 250 barche, perchè un tempo vi abitavano grandi star come Richard Branson, fondatore della Virgin o, ancora il capitano Picard di Star Trek. In qualche caso, si paventava l’ipotesi di uno sgombero immediato, ma scioperi e disordini, hanno permesso a chi vive romanticamente sull’acqua di continuare questa sua vita idilliaca. Vicino alla Bastiglia, a Parigi, si trova Port de L’Arsenal e vi sono attraccate circa 180 barche. Qui sono in molti ad aver “preso casa” e durante i week end, come buoni vicini organizzano feste e grigliate, un pò come avviene pure lungo il Canal St. Martin, centro della movida e di locali alternativi.
Amsterdam non poteva non essere inclusa tra le zone dove vivere sull’acqua, una tendenza che sta crescendo in tutta l’Olanda. A Ijburg, addirittura, nella parte orientale della città, sono state create delle isole artificiali con delle vere e proprie case galleggianti di ultima generazione. Sempre nello stesso Stato, a Maasbommel, si trova un agglomerato di 37 case rosse, blu e gialle , ancorate ad una struttura fissa cuboidale che protegge le abitazioni dalle improvvise maree e lo spettacolo è sempre incredibile.
foto di:amsterdamtour