Giava, una delle aree più note dell’Indonesia è sempre più richiesta a livello turistico e, allora, andiamo a scoprirne da vicino le caratteristiche e, soprattutto, qualche informazione utile prima di prenotare una vacanza in loco. Il periodo migliore per arrivare, intanto, va da aprile a ottobre e il clima è caldo e umido. Questo almeno durante la stagione delle piogge, quando non è raro che si verifichino fenomeni ciclonici. Le temperature, al contrario, sono calde e secche negli altri mesi.
Per raggiungere Giava, bisogna essere in possesso di un passaporto con validità residua di almeno sei mesi dalla data di ingresso nel Paese. I cittadini italiani che viaggiano per turismo, inoltre, possono richiedere all’arrivo in aeroporto, un visto valido per un mese e rinnovabile per altri trenta. Ancora, lo stesso può essere richiesto pure prima della partenza presso l’ambasciata di Indonesia a Roma. Le lingue parlate in questo tratto di mondo sono il Bahasa Indonesia, ma anche l’inglese è piuttosto diffuso soprattutto nelle aree turistiche, mentre la valuta è la rupia indonesiana.
Per telefonare dall’Italia in Indonesia, vi basterà comporre lo 0062 mentre, al contrario per l’Italia, dovrete digitare il solito 0039. Le carte di credito sono abbastanza accettate, soprattutto in hotel, ristoranti ed esercizi commerciali, in particolare Visa e Mastercard. Il fuso orario sull’isola di Giava è di cinque ore avanti rispetto all’Italia, che diventano sei se da noi è in vigore l’ora legale. Non sono richieste vaccinazioni obbligatorie e moltissimi sono i souvenir che potrete acquistare durante una vacanza. Uno su tutti? Lo scacciaspiriti che di solito riguarda una di quelle macabre maschere che vengono indossate durante i riti funebri o gli spettacoli teatrali. Le maschere indonesiane allontanano gli spiriti malvagi, secondo la credenza locale.Quasi tutte sono realizzate interamente in legno e decorate con colori sgargianti. Le espressioni mettono sempre paura.
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