In Indonesia ci sono gli oranghi che, saltando da un ramo all’altro, sembrano fare di tutto per farsi notare dai turisti, mentre nello Sri Lanka, si possono osservare gli elefanti, pachidermi dalla memoria incredibile, dall’aria docile ma dal carattere qualche volta imprevedibile e irritabile. Per non parlare delle balene del Mediterraneo o dei felini in Costa Rica: insomma un viaggio non è sempre e solo dedicato ai monumenti, ma spesso si possono conoscere da vicino specie, viste solo nei documentari o negli zoo. Non è obbligatorio, poi, organizzare un safari per tornare a casa, soddisfatti di aver scoperto qualche segreto in più del mondo della natura e delle creature che abitano con noi sulla Terra.
Gli oranghi vivono soprattutto nelle isole di Sumatra e del Borneo e si curano con le piante della foresta, tanto che anche molti medici ed etologi, stanno studiando il loro modo di sopravvivere per sfruttarlo poi in campo umano. Non sono sempre assicurati gli incontri con la specie, ma si può scegliere di far parte di un campo di ecovolontariato e imparare a raccogliere le piante medicinali, aiutare i ricercatori e fare trekking in mezzo al verde. Con www.viaggifaidate.com, le quote partono da 1.050 euro a persona, fino a novembre escluso il viaggio.
I piccoli elefanti dell’orfanotrofio di Pinnawala, a nord ovest di Kegalle, nello Sri Lanka, sono almeno cento ed hanno bisogno di cure. I volontari si occupano del loro nutrimento, pulizia dei recinti e gli ospiti interessati dormono in camere condivise presso il centro d’alloggio. E’ richiesto, però, un soggiorno di almeno tre settimane e i pasti previsti sono tre al giorno. Il volontariato nello Sri Lanka, parte da 250 euro a settimana escluso il volo. Informazioni più dettagliate si trovano sul sito www.oikos.org. Da 450 euro a 650 euro, infine, si spendono per organizzare le crociere di avvistamento cetacei.Il viaggio non è compreso e l’alloggio è in barca. Tutti i dettagli si trovano sul sito: www.ambientemare.org.