Gli italiani vogliono andare in vacanza, ma vogliono farlo in sicurezza e senza alcun problema: ragione per la quale hanno deciso di prenotare in anticipo le proprie vacanze invernali del 2021. È questo ciò che si evince dai dati pubblicati da Assoaeroporti, l’associazione che raggruppa sotto di sé tutti gli scali aeroportuali della penisola.
Numeri chiari tra crisi e paura
I numeri parlano chiaro: le persone che hanno volato nel 2020 sono state solo un quarto rispetto a quelle del 2019, anno in cui a passare per gli aeroporti italiani sono stati 193 milioni di persone contro i 53 dello scorso anno. L’emergenza coronavirus ha messo a ferro e fuoco il settore del turismo e quello del trasporto aereo ed è stato stimato che il comparto non riuscirà a ritornare è i numeri pre-pandemia se non intorno al 2026. Il vaccino anticovid messo a punto contro i contagi sta avendo però già il suo effetto: gli italiani si sentono più fiduciosi e iniziano a programmare le proprie vacanze natalizie nella speranza che questo approccio intrapreso a livello sanitario possa portare alla possibilità di viaggiare con meno restrizioni possibili.
La mascherina dovrà con molta probabilità essere comunque utilizzata, ma rispetto a prima gli italiani che amano viaggiare hanno deciso di smettere di avere paura. Non è un caso quindi che le compagnie low cost come EasyJet abbiano già fatto registrare un 250% di prenotazioni in più per quel che concerne questa estate e che altri operatori come Italianway abbiamo visto crescere la richiesta di affitti brevi in specifiche località.
Prenotazioni in crescita e ripartenza
Questo trend di crescita delle prenotazioni ha un po’ stupito gli operatori che però lo hanno accolto con gioia e un pizzico di speranza per un eventuale ripresa: una fioca luce che indica la fine del tunnel per tutti i lavoratori del comparto, messi in ginocchio nel corso di questa pandemia ai quali basterebbe anche una piccola crescita degli affari per poter ricominciare.
Il vaccino anticovid rappresenta senza dubbio uno strumento valido nel contrasto alla malattia e di conseguenza presuppone la possibilità di poter contare su un minore numero di restrizioni nel corso dei periodi nei quali, di solito, la gente tende a partire. Un ottimismo che potrebbe davvero dare una spinta importante a un settore che ne ha assoluto bisogno.
Le destinazioni? I Caraibi, le città d’arte, l’Oriente in generale e del Giappone nello specifico: gli italiani sentono la mancanza di quelle mete che per anni hanno rappresentato la vacanza da sogno e, anche in questi tempi di pandemia, non avere intenzione di rinunciarvi.