Il mondo dei viaggi si sta sempre più adeguando a quelli che sono i cambiamenti della società nella quale viviamo: stupisce quindi che Instagram sia più consultato di un depliant delle agenzie di viaggio per pianificare le vacanze?
La risposta è ovviamente negativa sebbene la questione di per sé lascia un po’ perplessi. Eppure sono moltissime le persone che per decidere dove andare consultano Instagram e più di preciso gli account degli influencer i quali, spesso pagati da precisi sponsor, viaggiano ed hanno la possibilità di sperimentare vacanze da sogno gratis che poi pubblicizzano semplicemente condividendo sui social le proprie attività e le proprie impressioni.
A mostrare questa “inversione” di tendenza rispetto ai depliant e le agenzie di viaggio ci ha pensato easyJet con una indagine condotta su un gruppo di turisti tra i 18 e i 68 anni: circa il 55% ha prenotato viaggi basati esclusivamente su immagini che avevano visto su Instagram e circa il 32% di loro ha ammesso di aver scelto la propria destinazione pensando a quanto sarebbe stata “instagrammabile” la meta selezionata. Instagram ha così cambiato l’approccio stesso al viaggio che, dalle interviste sul suddetto campione di 2000 turisti, si è scoperto che nel corso di un viaggio di una settimana, per trovare lo scatto giusto le persone arrivano addirittura a scattare più di 2500 foto.
Il risvolto davvero positivo di questa nuova tendenza? Molti luoghi prima poco praticati, specialmente in paesi dove le condizioni climatiche sono più rigide, stanno riscoprendo una nuova “età dell’oro” proprio grazie agli influencer e alla loro capacità (più o meno) inconscia di suggerire mete con i loro post.