Il castello di Versailles, in Francia, sorge a venti chilometri a sud-est di Parigi e costituisce insieme il palazzo più bizzarro e splendido di tutto il Paese. Milioni di visitatori si ritrovano qui ogni anno ed è stato costruito per volere del Re Sole, Luigi XIV da un gruppo di maestri d’arte guidati dall’architetto Le Vau, dal pittore Le Brun e dall’architetto paesaggista Le Nôtre. E’ aperto dal martedì alla domenica con i seguenti orari: aprile-settembre 9-18:30 e da ottobre a marzo 9-17:30.Il biglietto Passeport per l’accesso a tutte le aree costa 18 euro, ma da aprile a ottobre, il sabato e la domenica si passa a 25 euro. La visita al solo castello è invece 15 euro.
Nonostante la Francia adesso spaventi qualche turista per via dei recenti attacchi e delle continue minacce dell’Isis, resta un vero scrigno dell’arte. Uno spettacolo unico. E ancora una volta, le statistiche dei motori di ricerca dedicati ai viaggi, dicono che continua ad essere una delle destinazioni preferite. Seppur appunto con qualche timore.
La sua realizzazione ha avuto inizio nel 1664 ed è continuata fino alla morte del re che non lo vide completato, nel 1715. Per tutto il tempo successivo è rimasto una residenza reale fino alla Rivoluzione del 1789, momento in cui il mobilio fu venduto e i quadri inviati al Louvre. Attualmente sono ancora in corso lavori di restauro che procedono in modo spedito e da tempo il compito degli amministratori del palazzo è quello di dare una occhiata alle aste di tutto il mondo, alla ricerca dei mobili dell’epoca di Luigi XVI, l’ultimo re dell’antico regime.
Versailles ai tempi di Luigi XIV era il quartier generale dell’esercito e dell’intera corte francese, con la presenza di circa 3500 nobili che seguivano una rigida etichetta reale. Gli appartamenti di Stato si possono visitare senza guida e se avete stampato il vostro biglietto da internet, potete entrare direttamente. Attraversata la grandiosa cappella reale in stile barocco e una serie di salotti e sale del trono decorati in oro, si arriva fino alla Galerie des Glaces, Galleria degli Specchi nel quale fu firmato il Trattato di Versailles alla fine della Prima Guerra Mondiale. Chi desidera vedere altre aree della costruzione meno turistiche, deve recarsi all’entrata e prenotare una delle visite guidate al costo di 14,50 euro.
Curiosità
La Galleria degli Specchi
Nel periodo della costruzione del castello non erano per niente rare le Gallerie, anzi andavano molto di moda. Per passare e fermarsi tra le varie residenze, avevano una funzione ottima e periodicamente venivano decorate diversamente. Essendo grandi, diventavano insomma, adattabili. Il Re, innamorato delle gallerie delle Tuileries, del Louvre e di Fontainebleau, aveva fatto installare egli stesso la galerie d’Apollon al Louvre. A Versailles ci pensava da tempo e l’occasione arrivò tra il 1678 e il 1674. In quel periodo la costruì chiudendo la terrazza del castello nuovo, La Galleria degli Specchi, che simboleggiava pure il suo potere. Al suo interno oggetti in stile Rococò e sul muro circa tremila candele ad illuminare l’area. Fungeva pure da passaggio tra gli appartamenti del Re e quelli della Regina. Dopo questi lavori, l’appartamento del Re Sole divenne il Grand Appartement, utilizzato per i ricevimenti, il quale fu spostato nel castello vecchio.