Vacanze natura in Val d’Ultimo: riscoprire gli antichi mestieri con Waltraud Schwienbacher

 

“Colei che ama andare nel bosco”: è più o meno questo il significato romantico e profondamente veritiero nascosto nel suo nome. Waltraud  Schwienbacher è una contadina che con la sua tenacia e determinazione contribuisce da 18 anni ormai ad aiutare bambini, famiglie e semplici curiosi a riscoprire l’importanza di vivere seconda natura attraverso corsi a tema, iniziative e un carisma che conquista tutti. Abbiamo conosciuto questa sessantasettenne con la pelle e l’animo da ragazza in Val d’Ultimo a Santa Valburga nel Maso Wegleit che gestisce insieme ai figli. Splendida la vista di profili innevati e tanto verde intorno, durante la bella stagione dove l’aria è pura e il canto degli uccellini ti avvisa che il giorno è arrivato. Inutile negare che ci siamo innamorati subito di una donna che ci ha mostrato come si lavora la lana e successivamente si colora. Ha creato un mix perfetto tra frutti fiori ed erbe prima di confezionare una tisana dalle proprietà rinfrancanti e ci ha anche spiegato come realizzare uno splendido cuore di lana natalizio. Lo stesso che si può arricchire con piccole pigne e frutti secchi con l’aiuto di un gigantesco e piuttosto pericoloso ago da feltro.

 

L’appuntamento con questa fatina dal grande cuore è all’interno di uno dei masi più antichi citato per la prima volta in un documento del 1358. Amante da sempre delle passeggiate in montagna per coltivare e raccogliere i frutti che ci riserva, ha maturato con il tempo la voglia di permettere anche a chi vive in polverose città e ha dimenticato che, come dice lei “dalla natura non si butta via niente e si può vivere benissimo con una serie di risorse assolutamente gratuite” di riscoprire le tradizioni artigianali con il recupero di antichi mestieri. E’ strabiliante vedere per noi utilizzare il fuso e immaginarla come “la bella addormentata nel bosco” che però non si punge e non si addormenta, anche perché è sempre tempo di pensare alla sua “Scuola di inverno” in Val d’Ultimo. Vi partecipano scolaresche, ma anche singoli ragazzi e chiunque voglia prendere con lei un appuntamento per imparare metodi di coltivazione o la lavorazione di lana e feltro per realizzare oggetti fatti in casa e non solo. Tra una decina di pecore e 12 capre d’angora che forniscono la materia prima mostra a noi come produce pantofole, calze, foulard e coperte e si raccomanda di fare attenzione a ciò che indossiamo perché “l’abito è la nostra seconda pelle”. C’è poi la sezione erboristica e quella dedicata ai prodotti per il corpo, la pelle e il benessere in generale in vendita pure nella sua piccola boutique.

 

Waltraud che già quando parla infonde calma e sicurezza e ti fa venir voglia di cambiare vita, mollare tutto e ritirarsi in montagna, ha creato dei gruppi di lavoro e insegna ad usare ogni parte dell’albero dalla corteccia alla resina, a selezionare le erbe e a breve non mancherà il corso di cucina con la partecipazione di uno chef che sceglie solo prodotti della terra tra i fornelli. 21 anni fa con i suoi primi risparmi tutto è partito dall’acquisto di un agnello in Val d’Ultimo e dalla prima produzione della lana e da quel momento ha desiderato trasmettere il suo sapere agli altri. Non tutti sanno per esempio che questa fibra tessile può apportare benefici a capelli, sangue, muscoli, circolazione e ossa e regala calma e tranquillità. Un motivo in più per dire addio all’economico ma a volte dannoso sintetico. Tra i corsi da tenere d’occhio anche quello per creare gioielli con oggetti trovati in natura.

Attualmente ai 36 corsi vi partecipano circa 450 persone e più di mille sono le prenotazioni annuali. Si possono frequentare lezioni della durata di tre anni e continuare poi per ottenere un diploma nel settore prescelto o ben più brevi organizzati per due fine settimane all’anno. Su richiesta si possono prenotare corsi al maso durante tutto il corso dell’anno. Tutte le informazioni dettagliate si possono trovare sul sito www.kraeuterreich.com con costi, orari e indirizzi per seguire il proprio corso preferito.

Famiglia di Hannes Schwienbacher,

Wegleit 315