In pochi non hanno sentito nominare nella loro vita la città di Brema, una destinazione commerciale il cui passato è stato particolarmente glorioso, a livello marittimo. Non meno notevole è Bremerhaven che ha mille anni meno. In entrambi i casi, comunque, ci troviamo di fronte a zone dove non è solo il paesaggio a farla da padrone, ma anche la tradizione e la storia.
Brema e il suo passato
Bremerhaven
Da notare nella zona immediatamente limitrofa, una fontana con una figura delle dimensioni di un nano, il folletto chiamato Klabautermann. La leggenda vuole che sia alto meno di due piedi e viva sulle navi di lego. Sarebbe un morto il cui spirito viveva su uno degli alberi. Se poi diventa quello maestro si trasforma nel Klabautermann, ossia in un folletto lunatico e dispettoso, eppure amato in quanto protettore della nave e dell’equipaggio. Questo mostra chiaramente il legame cittadino con il mare, nel passato e nel presente. Il museo, che parla di questo dettaglio in ogni suo angolo, si trova nel punto più bello della città. A metà strada dal centro ma anche in mezzo alla natura, è molto particolare a livello architettonico.
Ritorno a Brema
Per chi passa di nuovo da questa città, da vedere è pure lo spazio espositivo chiamato Weserburg, circondato dalle acque del fiume Weser, che ospita il museo di arte moderna. In quattro ex magazzini c’è il primo museo di collezionisti in Europa su circa 6mila metri quadrati. Imperdibile, ovviamente un giro a Marktplatz, per osservare l’omaggio ai musicanti di Brema, i celeberrimi protagonisti della favola dei fratelli Grimm. Del resto, è anche grazie a questa storia che Brema è diventata nota, per la grandezza di questi scrittori che con i loro racconti hanno conquistato non solo i bambini ma intere generazioni, che non hanno dimenticato di sognare.