Uno scrigno di tesori paesaggistici e di potenziali avventure fuori dal convenzionale. La Svizzera è così: ti aspetti di trovarti immerso in verdi paesaggi che si fondono con il cielo e dimentichi che è un microcosmo di proposte e peculiarità che passano dalla sua proverbiale puntualità. Gustando il mitico cioccolato preparato nelle sue mille varietà, ad esempio, si può giungere a Zurigo e prendere il treno per San Gallo, non troppo turistica ma conosciuta principalmente per il famoso pizzo. La sua produzione, oggi limitata ai grandi produttori di abbigliamento, si tramanda da generazioni secondo tecniche artigianali meticolose e complesse.
San Gallo ha, quindi, un suo Museo del Tessile e se oggi ne possiamo osservare le meraviglie prodotte nei decenni, è grazie alle sapienti mani degli abitanti che fino a qualche decennio fa lavoravano in massa nelle fabbriche. Si calcola che almeno una persona in ogni famiglia, si dedicasse a quest’arte.
Ora di imprese ne esistono ben nove, ma i tessuti più pregiati e costosi sono in mostra tra le sale di questa esposizione permanente, da non perdere assolutamente se vi trovate in zona. Per il resto la lavorazione è principalmente su commissione e la manodopera è in buona parte all’estero, per via dei costi sempre più elevati. Qualcuno, però, conserva ancora l’arte del ricamo con la classica macchina e qualche volta i visitatori possono vedere all’opera le ricamatrici in luoghi come i musei di Balgach, Flawil (San Gallo) e Stein (Appenzello Esterno).
Museo del Tessile
Chi ne varca la soglia intraprende un viaggio originale tra passato e presente, sognando di indossare abiti principeschi con decorazioni particolari o con dettagli orientaleggianti. Nel mondo di merletti e ricami dal Medioevo, ad oggi, infatti, è passato anche un connubio fortunato, quello di San Gallo con gli artisti e artigiani giapponesi.
Di valore inestimabile, è la collezione all’interno della biblioteca che dal 1886 conserva almeno 35mila oggetti a raccontare dei progressi storico culturali del settore tessile. In più, sono archiviati circa mille libri contenenti modelli d’epoca oggi non più prodotti.
Storia del Museo del Tessile
Nel diciannovesimo secolo questa struttura è stata creata principalmente come una scuola, affinché non si perdesse la tradizione. La sua unica classe, oggi si trova a Zurigo, mentre qui è rimasta l’installazione. Prima si disegnava il modello, le stoffe poi venivano inserite nel telaio e le donne e i bambini, all’inizio, si occupavano di infilare ago, gli uomini azionavano le pesanti macchine. Un tempo solo i ricchi usufruivano delle creazioni, poi per caso un produttore versò della soda caustica in un pezzo di ricamo, ottenendo una imitazione perfetta che servì ad ampliare il mercato. A fine Ottocento, il mercato giapponese iniziò a produrlo con grande precisione, tanto che molti svizzeri partivano per l’Oriente, prima che quest’arte ritornasse del tutto in patria.
Textilmuseum mit Textilbibliothek
Vadianstrasse 2
CH- 9000 St.Gallen
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http://www.textilmuseum.c
Chi vuole visitare il Museo del Tessile o letteralmente perdersi nel dedalo di stradine di San Gallo può arrivare a Zurigo con la principale compagnia aerea locale che è la Swiss e dopo aver preso una comoda coincidenza in treno per San Gallo, magari fermarsi in una comoda struttura alberghiera locale, l’Hotel Oberwaid. Si tratta di un perfetto mix tra centro benessere con tanto di sofisticata spa e una clinica specializzata in fisioterapia ma non solo. In Svizzera è molto frequentata ad esempio da donne che vogliono rimettersi in forma dopo il parto o da chi vuole ritrovare serenità dopo un periodo difficile. Seguiti da medici specializzati nei diversi settori della cura psico-fisica della persona, i risultati non tarderanno ad arrivare. Per chi, invece, volesse sfruttare l’albergo solo per dormire, la posizione è molto comoda, a poche fermate di autobus dal centro di San Gallo.
Hotel Oberwaid
Rorschacher Strasse 311
9016 St.Gallen
Phone: +41 71 282 00 00
Photo Credit: Francesca Spanò