Tokyo, è una meta turistica sempre più frequentata soprattutto dagli italiani affascinati dal Paese dagli “occhi a mandorla”, da un grandissimo numero di costruzioni esagerate, dai colori e dal folklore cittadino, così diverso dal nostro ma molto interessante. I ristoranti etnici, seppure con le dovute differenze culinarie, adattate a palati occidentali il più delle volte, in questo senso, hanno fatto molto per avvicinare le due culture e adesso anche molte compagnie aeree offrono pacchetti più convenienti e tratte dirette e più agevoli. Ma tra le tante particolarità di un’area geografica in continua evoluzione, esistono degli edifici assolutamente bizzarri che chi ha tempo e voglia e si trova in giro senza far nulla, dovrebbe correre a vedere.
- L’Edo- Tokyo Museum sembra un’astronave aliena arrivata direttamente da chissà quale pianeta. Quest’opera è stata realizzata da Kikutake Kiyonori nel 1992 e unisce elementi tradizionali che richiamano alle vecchie abitudini cittadine. Presenta una altezza di 62 metri, come il vecchio Castello di Edo.
- Il Tempio Tsukiji Hongan.ji vanta uno stile prettamente indiano e spicca tra tutti gli altri templi, spesso di architettura classica o, peggio, banale.
- Per chi vuole dare una occhiata anche ai negozi, ecco Prada che sorge all’interno di un enorme palazzo di cristallo verde e risale al 2003. All’imbrunire lo spettacolo è suggestivo, principalemente perchè viene illuminato. E’ stato creato da Herzog e de Meuron che hanno dato vita pure al Tate Modern di Londra.
- Il Tokyo Metropolitan Building, invece, fa rimanere tutti i visitatori con gli occhi puntati al cielo. Questo perchè le torri gemelle stile Gotham City, realizzate nel 1991 da Tange Kenzo, restano le più alte della città. Molta la concorrenza nel territorio limitrofo, ma è difficile superare i 243 metri di altezza.
- Il Kabuki-za è uno dei teatri di kabuki più importante di Tokyo. Il restauro non ha cambiato del tutto l’originale assetto che si rifaceva all’epoca medievale Momoyama.
- L’Aoyama Technical College, è una creazione postmoderna di Watanabe Sei, con sporgenze casuali e blocchi rossi di metallo. Viene anche chiamato Gundam, in ricordo del noto anime fantascientifico.