Thailandia del Nord, un’area non convenzionale e piuttosto sconosciuta al grande turismo almeno in certi angoli poco strillati dai grandi tour operator mondiali. Per i viaggiatori che sono alla ricerca della vera essenza esotica di questa destinazione, si può organizzare un percorso particolare dove pace, paesaggi e peculiarità uniche si uniscono. Il giro comprende in particolare Phayao, Nan e Phrae.
L’itinerario può partire dalla cittadina di Phayao, tra Chiang Mai e Chiang Rai, al confine con la Birmania e ospita il più grande bacino d’acqua dolce della Thailandia, il Lago Phayao. E’ un’area davvero particolare dove risiedono le popolazioni thailandesi dei Lue, molto abili nella tessitura artigianale di seta e cotone secondo tecniche tramandate negli anni. Le tradizioni locali sono legate al passato e, del resto, pure la popolazione non si è mai avvicinata del tutto al vivere moderno, scegliendo un quotidiano semplice e tranquillo. I turisti che arrivano in loco in vacanza, possono rilassarsi con passeggiate ed escursioni in mezzo alla natura.
C’è poi Nan che sorge in una fertile vallata a Nord del Paese, lungo il confine con il Laos. E’ una zona perfetta per chi è in cerca di cultura e arte, soprattutto per la presenza di molti templi, in gran parte risalenti al tempo del Regno Lanna. Da tenere in considerazione in questo senso il Wat Phumin tra antichi affreschi che raffigurano proprio la storia delle conquiste Lanna. Un giro non dovreste perderlo nemmeno al Parco Nazionale di Doi Phukha che si trova nella parte settentrionale della provincia ed è circondato da verdi catene montuose. Spiccano a circa 2000 metri sul livello del mare e sono frequentatissime per il trekking, mentre intorno si lasci notare la vegetazione più rara del mondo. C’è, infine, Phrae che ha una particolarità: le case vengono costruite utilizzando il teak. In realtà, ci sono molte regole da rispettare per la realizzazione di una abitazione in loco, perché si può usare solo legno di alberi già caduti o riciclare legno proveniente da case in disuso. Qui si producono, inoltre, sculture ornamentali e mobili che poi vengono esportati non solo in Asia, ma in tutto il mondo.