La maggior parte dei turisti che scelgono una vacanza in Thailandia arrivano durante la stagione relativamente fresca e secca, da dicembre e febbraio. In quel periodo le precipitazioni sono scarse e la temperatura non supera i 32°. Tuttavia se l’area prescelta, si trova in collina, il rischio che la colonnina di mercurio si abbassi di colpo di sera, è piuttosto fondato. Non dimenticate, quindi, di portare in valigia un maglioncino. Un soggiorno in tale angolo di mondo non è particolarmente costoso, ma lo svantaggio è che si tratta di un’area sempre affollata e le stanze negli alberghi sono scarse.
E’ chiaro che nella stagione turistica i prezzi tendono ad essere ritoccati verso l’alto e i trasporti intenni sono più complessi da organizzare. Il periodo migliore, in linea di massima va da gennaio a febbraio momento perfetto per visitare pure destinazioni come Chiang Mai, Chiang Rai e Mae Hong Son, Bangkok, Phuket, Racha, Phang-Nga, Khao Lak e l’area di Krabi; Lanta, Phi Phi e le piccole isole minori dell’arcipelago, ma anche Samui e Phangan.
Da marzo a giugno, può fare davvero molto caldo e il livello di umidità è tanto alto, così da rendere la permanenza stancante e faticosa. Da giugno a novembre, arriva la stagione delle piogge, ma ovviamente senza troppo turismo i prezzi sono più bassi e si possono osservare comodamente le bellezze della Thailandia. Le precipitazioni, però, non mancano e si presentano, puntualmente, quasi tutti i pomeriggi. Le precipitazioni monsoniche possono durare anche giorni , ma sono piuttosto rare. In questo periodo la campagna è ovviamente ricca di verde, con le risaie allagate e gli alberi in fiore. La disponibilità di alloggio in hotel comincia a crescere in modo esponenziale ed è più facile prenotare i trasporti locali. La Thailandia ha tre stagioni: mesi secchi e freschi, dicembre e gennaio, caldissimi, marzo-giugno e piovosi, giugno-novembre.