Lo guardi sullo sfondo e pensi solo che è perfetto: in grado magicamente di cambiare colore e di assumere gradazioni particolari ad ogni ora del giorno. Eppure il “monumento all’amore”, quel mausoleo costruito con tutti i materiali migliori conosciuti all’epoca è minacciato molto seriamente dall‘inquinamento. In India e soprattutto dalle parti di Agra dove arrivano quotidianamente milioni di turisti, il caos è tanto e presto, anche molto velocemente, il Taj Mahal potrebbe deteriorarsi. In verità, il marmo è piuttosto resistente e non soffre per gli agenti atmosferici naturali come il vento e la pioggia che però portano all’erosione dell’arenaria molto tenera. Questo non vuol dire che non abbiano effetti definitivi e disastrosi, però: il biossido di zolfo sospeso in quella foschia polverosa regala quasi un fascino misterioso al monumento mentre lo rovina.
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Il Getsemani, l’Orto degli Ulivi: ricordi di viaggio
Quando si torna a casa da un viaggio, l’esperienza resta nel cuore e arricchisce. Si finisce, dunque, per raccontare e raccontarsi ancora dei luoghi scoperti, ma ci sono posti circondati da una strana magia. Che sia di natura storica o religiosa, spesso, non è neppure dato saperlo. E nemmeno è importante forse. Come nel caso di Israele, dove le location speciali sono innumerevoli, a cominciare dal Getsemani, con l’Orto degli Ulivi. Ecco perché ci sono emozioni che vanno raccontate in prima persona, per rivivere un magico incontro, un bagaglio che resta nell’animo, un carico di suggestioni che si provano ad esprimere, ma che mai renderanno davvero l’idea di cosa si è provato.
Il racconto della scoperta del Getsemani
Il tour in Israele è iniziato da giorni, ma questo è certamente il momento clou. Arriviamo in uno dei luoghi più suggestivi di Gerusalemme, il Monte degli Ulivi da dove Gesù ascese al cielo e dove Egli amava venire con i suoi discepoli per meditare e pregare. Qui sorge la cappella dell’Ascensione che racchiude la pietra sulla quale pare che il Signore abbia impresso le orme dei suoi piedi. Ha forma ottagonale e oggi è sormontata da una piccola cupola. Ed ecco il Getsemani, che vuol dire proprio “pressoio per olio”, l’Orto degli Ulivi, senza dubbio uno dei luoghi santi che più commuovono; in venti secoli il suo aspetto non è cambiato. L’ Orto custodisce ancora ben otto olivi secolari, forse del tempo stesso di Gesù, dai tronchi enormi che raggiungono dai sei agli undici metri di circonferenza.
Roma: Villa Adriana e Villa d’Este
Se non si finisce mai di scoprire Roma e non è un semplice luogo comune, non è diverso per i dintorni della Capitale dove le meraviglie riportate alla luce sono incredibili e probabilmente nemmeno la metà di quello che è conservato sotto. C’è Villa Adriana, ad esempio, che fu fatta costruire per volere dell’imperatore Adriano fra il 118 e il 134 d.C e occupa un’aria piuttosto vasta a brevissima distanza da Tivoli e dalla sua Villa d’Este. Riguarda una serie di rovine riconducibili ad antichi edifici tra i quali spiccano le terme, Piccole e grandi, la biblioteca, il canopo e il vero simbolo locale. Parliamo di una grande vasca circondata dai resti di un porticato e da cariatidi, oltre che vari templi.
Il monumento più grande del mondo
Siamo in Senegal, il Paese in cui un terzo della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno e le strade sono inondate da 50 mila mendicanti, la maggior parte dei quali sotto i 7 anni. Ma è anche il Paese che ospita il più grande monumento al mondo, costato circa 20 milioni di euro e costruito da un’azienda nordcoreana: si tratta di un’enorme statua di bronzo alta 49 metri, posta su una collina alta 100 metri. Raffigura un uomo africano che tiene una donna per mano e un bambino in braccio e simboleggia la rinascita dell’Africa: per questo è rivolta verso l’Oceano Atlantico, sull’estrema punta della costa più occidentale del continente.