Sapori e tradizioni culinarie siciliane e del sud Italia più in generale, sono fuse alla perfezione nei piatti della cucina di Malta che, tra mare cristallino e paesaggi da cartolina, risulta essere una delle mete più amate degli ultimi anni. Maltese, inglese e in parte l’italiano sono le lingue parlate per questo Stato che solo fisicamente è compreso nello Stivale, ma evidentemente la vicinanza ha prodotto uno scambio di abitudini che si protraggono nel tempo.
Uno dei piatti più famosi della cucina maltese è la minestra e con il termine Malti, si indica una zuppa realizzata con prodotti freschi di stagione. Tra i primi piatti, invece, vanno per lo più i ravjul, ravioli ripieni di ricotta. Questi ultimi sono accostabili ai “ravioli amari” tipici di Pantelleria e, infatti, il condimento è molto simile. Si preferisce arricchirli solo con salsa di pomodoro, in modo da gustare al meglio ciò che racchiude il cuore della pasta. I mqarrun il-forn o maccheroni al forno, possono anche essere racchiusi dentro uno strato di pasta sfoglia e, in questo caso, il piatto viene chiamato timpana, molto vicino al timpano napoletano. A proposito di Napoli, per chi avesse nostalgia delle sfogliatelle, c’è una pietanza piuttosto simile che prende il nome di pastizzi, anche se questi ultimi sono salati e hanno all’interno un ripieno di ricotta o di piselli.
I brajoli che vagamente ricordano le nostre braciole, sono degli involtini di carne ripieni di delizioso formaggio, uova sode e prezzemolo e si possono avere anche con il pesce, in questo caso spada o tonno. Per non farsi mancare un tocco di gusto arabeggiante, ecco l’uso di spezie come il coriandolo o il cumino soprattutto nei piatti dolci, come il qubbait, il torrone. In quest’ultimo settore, sembra quasi di trovarsi in Sicilia e, infatti, si possono gustare i kannoli come i cannoli della Trinacria, ma anche la qassatat o cassata e i kwareimal o biscotti di pasta di mandorla e bucce di arance.