Si dice che la Sardegna non sia un’isola, ma un continente, tanto sono numerose le cose belle da vedere e da apprezzare su quest’isola. I paesaggi qui sono meravigliosi e variegati. La primavera, poi, è davvero il periodo migliore per un viaggio in questa regione. Spesso però ci si ferma solo o troppo a lungo in un solo luogo. La Sardegna invece è una terra che va vissuta non solo per la bellezza delle spiagge e del suo mare, ma spostandosi, viaggiando per andare alla scoperta dei suoi paesi e delle sue cittadine, delle aree naturalistiche, delle ricchezze archeologiche, delle feste tradizionali e di tante meraviglie di terra e di mare.
Tra i paesi più belli, un esempio è Orroli, in una conca dell’altopiano di Pranemuru, nel Sarcidano, ai margini della valle del Flumendosa. La fitta vegetazione che circonda Orroli, ricca di roverelle come ricorda il toponimo del luogo, è costellato di importanti siti archeologici. Dalla necropoli di Su Motti, con domus de janas ricavate da massi di basalto, al meraviglioso, panoramico Nuraghe Arrubiu, una struttura pentalobata, a pianta assai complessa, bellissimo da visitare.
Per chi preferisce i paesaggi marini, sulla costa meridionale dell’isola di La Maddalena, la più estesa dell’arcipelago davanti alle coste galluresi, c’è la cittadina omonima. La Maddalena fu fondata nel 1770 nell’area occupata da un borgo di pescatori, e attirò le attenzioni di celebri condottieri per via della sua posizione strategica fra la Sardegna e il continente italiano. Primo fra tutti Napoleone Bonaparte, che nel 1793 tentò inutilmente di sbarcare nell’isola, e più tardi l’ammiraglio Oratio Nelson, che stazionò nel suo mare con la flotta inglese nel 1804, prima della battaglia di Trafalgar. L’abitato della cittadina si sviluppa intorno a piazza Garibaldi, animata da caffè e locali. Da qui si può raggiungere il centro storico, fatto di scalinate e vicoletti. Sul portodi Cala Gavetta, animato da barche di pescatori e turisti, si apre la piazza XXIII Febbraio 1793, che commemora l’eroica difesa dei maddalenini dagli attacchi napoleonici. Dal lungomare si raggiunge il quartiere di Moneta, un vivace borgo di pescatori in cui si trova il ponte che si collega all’isola di Caprera.