Ryanair fuori dalle principali piattaforme di viaggio? Sembrerebbe proprio di sì. E con conseguenze rilevanti sulle vendite fin dallo scorso dicembre.
Cosa sta succedendo con Ryanair
Non è sfuggita ovviamente a nessuno quel che è stata, anche in Italia, la diatriba sui costi dei biglietti di Ryanair per quel che riguarda alcune tratte. Ancora non è chiaro però perché sia avvenuta questa eliminazione capillare da diverse piattaforme.
La rimozione dei voli di Ryanair dai siti di viaggi online infatti non sembra essere stata causata da specifiche cause. A ogni modo la compagnia irlandese ha reagito, come sempre fa, al suo meglio. Tecnicamente parlando la contrazione delle vendite, rispetto ai mesi precedenti, si è stagliata sulle diverse destinazioni tra l’1% e il 2%.
Ryanair ha cercato di fare di questo problema un suo punto di forza. Senza attaccare piattaforme come Kiwi o Booking coinvolte nella cancellazione dei voli. Ma hanno reagito invitando ad acquistare direttamente i voli sul sito della compagnia. Secondo questa la cancellazione dei suoi voli potrebbe essere collegata alla sentenza della Corte Suprema irlandese in merito alla raccolta di dati eseguita illecitamente dalle piattaforme. O in alternativa ad alcune decisioni prese in seguito alle proteste di alcune agenzie per la tutela dei consumatori.
Compagnia pronta ad abbassare ancora le tariffe
Ryanair in merito ha diffuso un comunicato ufficiale attaccando le “agenzie di viaggi online pirata” che proporrebbero tariffe maggiorate nascoste ai clienti. Piccola nota di colore: negli Stati Uniti Ryanair ha avviato una causa contro Booking e le sue controllate.
Al cambiamento, si legge nella nota, il vettore irlandese reagirà “abbassando le tariffe, ove necessario, per incoraggiare tutti i passeggeri a prenotare direttamente su Ryanair.com”. Sottolineando che nel sito hanno “la garanzia di ottenere sempre le tariffe più basse senza sovraccarichi delle agenzie di viaggi online”. O qualsiasi altra problematica a esse legata.
Ryanair sottolinea di non essere assolutamente preoccupata da ciò che è accaduto con alcune agenzie di viaggio online. Nonostante la perdita mensile legata allo sfruttamento della piattaforma, su base annuale l’azienda è in crescita del 9% per quel che riguarda le prenotazioni.
Ciò che sta accadendo non influirà nemmeno sulle previsioni finanziarie legate al 2024. Insomma, il vettore non teme assolutamente ciò che sta accadendo, sottolineando come sempre di non incontrare problemi. Va detto che negli anni la compagnia irlandese è quella che è riuscita meglio ad ammortizzare, soprattutto per alcune tratte, delle problematiche legate al lockdown e allo stop dei viaggi causati dalla pandemia di coronavirus.