Port Vell o Porto vecchio, a Barcellona, fu uno dei primi luoghi interessati dal restyling totale previsto per le Olimpiadi del 1992. In quel periodo, la città era separata dal mare da binari, capannoni e discariche, oggi invece, l’area è diventata una elegante passeggiata, dove si respira l’aria salmastra, circondati da palme, intorno al grazioso attracco turistico. Nel periodo medievale, qui, c’era il porto principale, perchè tale parte di Spagna rappresentava una potente città marinara nel commercio del Mediterraneo occidentale.
Poco distante si trova l’Arsenale Reale detto Drassanes Real che oggi ospita il Museu Marìtim, importante per la sua architettura gotica civile. Tutto, insomma, ricorda il passato pur essendo ricostruito secondo una impronta attuale. Un evento che costrinse la città a rivedere il suo potere, in questo senso, fu quello legato a Cristoforo Colombo che, dopo aver solcato i mari, scoprì quello che credeva essere l’Oriente. Da quel momento, l’Atlantico divenne la principale rotta per gli scambi e per Barcellona fu il momento della recessione. Ugualmente, però, l’eroe è commemorato con il Monument a Colom. Nell’800, invece, divenne la base della rivoluzione industriale spagnola e, oggi, rimane di quel periodo il Moll d’Espanya, Molo di Spagna, un’isola artificiale collegata alla fine della Rambla della lignea Rambla del Mar. Vi si trova il centro commerciale Maremagnum, un cinema IMAX e l’Aquarium.
Da questa zona, poi, partono anche le crociere turistiche e i battelli Catamaran Orsom e Golondrinas. A destra, sorge pure il ponte mobile più lungo d’Europa e sono in corso degli studi per ingrandirlo ulteriormente. Il porticciolo, che comunque, vanta la presenza di ben 450 ormeggi di barche da diporto, è sempre ricco di turisti, mentre il Palau del Mar è l’unico capannone che rimane della zona industriale. Interessante, infine, il Museu d’Història de Catalunya, mentre nel noto Molo del Deposito spesso si possono notare le bancarelle di un vivace merato dell’artigianato.