No, non è solo Bora Bora, luogo paradisiaco per eccellenza, a lasciare senza fiato i fortunati che scelgono la Polinesia Francese quale meta per un viaggio di nozze, per un anniversario o, semplicemente, per una vacanza speciale. L’elenco delle isole che la interessano e che sono davvero state “baciate” da un essere divino, è molto lungo e, tra barriera corallina, pesci colorati e mare trasparente, qui la vita sembra infinita e meravigliosa. Gli abitanti, sonnolenti pescatori davanti alle loro piccole casette con la musica a palla o allegri con abiti fiorati nei mercati, non dimenticano mai di sorridere ai turisti che del resto ne rendono molto fiorente l’economia. Ecco qualche curiosità, che è bene sapere prima di partire.
- La moneta ufficiale della Polinesia è il franco della comunità francese del Pacifico (CFP) e un euro vale circa 120 CFP. Non è difficile cambiare i propri soldi, sia nelle banche, che negli hotel o, ancora, all’interno dei principali aeroporti.
- i mesi migliori per visitarla sono marzo-aprile e settembre-ottobre. Da novembre a febbraio, anche se in linea di massima le temperature sono ottime tutto l’anno, meglio evitare per via dell’estate umida. Il problema, anche se relativo, si pone nelle isole vulcaniche con i picchi colmi di vegetazione. Ebbene, qui piove spesso e il cielo è grigio, mentre in quelle basse potrebbero arrivare dei cicloni. Gli abitanti delle Tuamotu, infatti, hanno adottato un buon sistema per non vedere le proprie case scoperchiate da tale violento fenomeno naturale e rischiare la vita. Si mettono su una barca in secca con quattro cime lasche attaccate e altre solide palme. In tal modo il ciclone solleva soltanto l’imbarcazione che appare ben ancorata.
- La festa nazionale è il 14 luglio e viene celebrata ovunque con danze, gare di piroga e feste.
- agosto è il mese più ventoso e le acque sono mosse.
- ogni quattro anni c’è la Festa Pan-Polinesiana, una sorta di Olimpiadi che coinvolge tutti gli arcipelaghi del Pacifico.