E’ la città giordana scavata nella roccia, un mix spettacolare tra perfezione naturalistica e sapiente lavoro umano, con un risultato da lasciare a bocca aperta. Petra, oggi protetta dall’Unesco è diventata celebre negli ultimi decenni anche grazie al film Indiana Jones e l’ultima crociata, ma i turisti in continuo aumento apprezzano i colori delle pareti che l’attraversano e camminano quasi per un chilometro a piedi lungo la gola creata da angoli rocciosi alti fino a duecento metri di altezza. Nonostante sia un piccolo gioiello in ogni suo angolo, la parte più famosa e sempre fotografata da chi arriva sul posto, è la facciata del Tesoro, con un interessante stile ellenistico come tradizione del vicino Oriente.
L’antica città era abitata dai Nabatei e venne interamente scavata nella roccia nel corso del lontano primo secolo avanti Cristo e doveva rappresentare la tomba di un re della dinastia, ma alla fine divenne un tempio. Archi, pitture rupestri, colonne e un teatro all’aperto in grado di ospitare fino a tremila persone, accolgono il visitatore in una atmosfera rilassata, seppure tra moltissimi altri turisti curiosi di scoprire ogni curiosità di Petra. Va visitata con calma, senza però tralasciare la vicina Jerash, sulla strada verso la frontiera con la Siria. Quest’ultima è una città di impronta romana conservata molto bene, soprattutto perchè per secoli è stata protetta dalla sabbia che la ricopriva.
Jerash, è stata ritrovata negli anni Settanta e racchiude un trionfo di templi, strade lastricate, colonnati, bagni termali e fontane. Doveva essere uno splendore e convinti della bellezza del proprio territorio le amministrazioni giordane, stanno facendo di tutto in questi anni per potenziare il settore del turismo con un occhio all’ambiente. E’ sorta a tal proposito la Royal Society for the Conservation of Nature, che gestisce le aree naturali del Paese, permettendo ai viaggiatori interessati di soggiornare in eco- resort che si trovano proprio dentro le zone protette.