Chiunque nel corso della propria vita ha visto, almeno da piccolo, qualche cartone animato dove i protagonisti pescavano nella neve, creando il classico piccolo buco e infilando dentro la canna da pesca. Seppure una abitudine apparentemente buffa, questo tipo di attività esiste davvero e si può praticare soprattutto nel periodo primaverile quando è da poco iniziato il disgelo e la vita marina pullula. E’ facile, a tal proposito, trovare lucci, trote e salmoni e si possono trascorrere delle ore davvero divertenti.La pesca nella neve, si può praticare principalmente in tre luoghi del mondo: a Tampere, in Finlandia, in Québec in Canada e a Trysil in Norvegia.
Nella prima zona, nelle terre finlandesi, il lungo inverno polare è alle spalle e già da febbraio ritorna la luce dopo il buio. Tali condizioni climatiche favoriscono la buona salute e quindi la presenza in massa del pesce persico. Nello stesso tempo, pure l’ambiente ritrova nuova linfa e le giornate diventano più lunghe, permettendo di godere della vista di spettacolari paesaggi nordici. Il ghiaccio è ancora coperto dalla neve che comincia a sciogliersi da i laghi ghiacciati. Fino ad aprile, quindi, la stagione è ottima per la pesca invernale.
Una antica abitudine del Québec, considera la pesca uno sport nazionale e per questo viene praticato dovunque fino allo Yukon. Più ci si avvicina al nord, ovviamente, e maggiore sarà la durata della stagione. Qui, addirittura, sul ghiaccio vengono pure costruiti dei capanni di legno, che permettono ai pescatori di ripararsi dalle temperature proibitive. Luoghi come Sainte-Anne-De-La- Pérade, sono diventati una sorta di piccoli centri pieni di deliziose casette in miniatura, utilizzate a tale scopo. La stazione sciistica di Trysil si trova, infine, a due ore e mezza di macchina a nord est di Oslo. Dal ghiaccio, in queste settimane si possono tirare fuori trote, lucci, salmerini e rombi.