La Pasquetta ideale? E’ vissuta, con il beneplacito del meteo, tra parchi ed agriturismo. E’ impossibile negare che questa festività non abbia praticamente nessun valore religioso ma che ne abbia acquisito negli anni uno prettamente “ludico” e vacanziero, rappresentando il punto finale di scampagnate e minifughe.
Chi ha potuto ha approfittato nel ponte pasquale per organizzare una mini-vacanza lo ha fatto favorendo le mete italiane a quelle internazionali e chi non è potuto partire ha preferito passare la Pasqua tradizionalmente riservandosi di fare “qualcosa” il giorno successivo. Come anticipato i parchi e gli agriturismo sono le mete più ricercate perché danno modo di vivere una giornata all’aperto senza doversi preoccupare troppo. Anche in questo caso, è fuori da ogni dubbio, che ad avere un ruolo di rilievo sono le possibilità economiche all’atto dell’organizzazione. Poter contare su un budget discreto consente alle persone di poter prenotare un weekend all’interno di una struttura o mangiare fuori serviti all’interno di un ristorante: un lusso che buona parte della popolazione non si può permettere, accontentandosi di una giornata all’aria aperta in un parco con il pranzo al sacco.
In caso si propenda per l’agriturismo, il consiglio è quello di favorire le zone che sono state colpite dai recenti terremoti: si tratta di località ed esercizi che hanno visto calare moltissimo la loro domanda dal punto di vista turistico ma che necessitano dell’afflusso di clienti per potersi riprendere definitivamente. Optare per loro dà modo di unire divertimento ad aiuto, rendendo ogni parte coinvolta soddisfatta con il minimo sforzo.