A stretto contatto con la natura meravigliosa e con la liturgia religiosa, nell’Isola d’Elba il periodo Pasquale acquista un sapore particolare, tanto spirituale quanto paesaggistico.
Il risveglio della stagione dopo il rigido inverno e l’insieme delle rappresentazioni del periodo pasquale da sempre donano alla splendida isola, regina dell’arcipelago toscano, un’aura speciale: sarà il cristallino del mare, in contrasto con le coste rocciose, o gli splendidi fondali pescosi, o ancora la maestosità del Monte Capanne, il più alto dell’arcipelago…sarà tutta questa meraviglia naturale che rende i riti popolari pasquali particolarmente suggestivi, specie nella settimana santa, quella appunto che precede la domenica di Pasqua.
Una delle processioni più sentite e caratteristiche di questo periodo è quella che si svolge fra Sant’Ilario e San Piero, essendosi persa invece la stessa tradizione anche nelle località di Rio Elba, Rio Marina e Marciana, dove ormai non si usa più.
Nelle due località dedicate ai Santi Ilario e Piero, le donne, a partire dal mercoledì pomeriggio, preparano l’altare, con drappi di stoffa colorata e un’impalcatura con legni posti in posizione da simulare un “sepolcro”. Completano la preparazione, vasi di fiori e piante di ogni genere. Anni fa, si pregava poi per tutta la notte, con una veglia mistica particolarmente intensa e sentita: oggigiorno la tradizione notturna si è persa e, quindi, la mattina presto le due processioni, da entrambi i paesi, partono praticamente in contemporanea e, se tutto scorre puntuale, le due comunità si incontrano in un punto prestabilito, denominato “l’Accolta”.
Oltre che per le rappresentazioni liturgiche e religiose, in questo periodo l’Elba è speciale anche per gli appassionati di trekking o di mountain bike: il clima mite, le coste non affollate, le giornate lunghe e soleggiate, i panorami mozzafiato, rendono questo importante ponte di primavera il trampolino di lancio della prossima stagione estiva.
L’Elba è davvero un’isola variegata, ricca di incanto, di contrasti, di meraviglie: in pochi chilometri, è possibile ritrovarsi in montagna partendo dalla spiaggia, o ancora visitare i resti di una fortezza etrusca, oppure una delle zone minerarie più interessanti del nostro Paese, e non solo!
Curva dopo curva, scoglio dopo scoglio, chi visita quest’isola per la prima volta arriverà a meravigliarsi per i diversi scenari, a volte davvero inaspettati. Non a caso, il modo per visitarla meglio è a piedi o, al massimo, in bici, per immergersi nella sua complessa natura geologica, e per viverla un po’ meno da turista e un po’ più da vero e proprio “isolano”.
Ma un’isola è sinonimo di mare e, quindi, se proprio è così irresistibile il richiamo della prima giornata dell’anno in spiaggia (davvero difficile resistere!), si può raggiungere il versante nord con le splendide spiagge sabbiose del Golfo della Biodola e Procchio, o la notissima Cavoli nella Costa del Sole, o ancora le splendide Zuccale e Barabarca, nel comune di Capoliveri.
E dopo aver pregato, camminato, pedalato, nuotato…ci si può concedere finalmente una pausa gastronomica, con i dolci tipici del periodo pasquale: la sportella e il cerimito, due tipi di pane dalle forme particolari: quest’ultimo ora è un po’ in disuso ma, sull’isola, si sta cercando di riportarlo di nuovo come usanza di tradizione.
Insomma, non vi resta che partire per l’Elba e trascorrere una buona Pasqua, tra mare, montagna, buon cibo, e molto altro ancora!