Senegal: piatti tipici e cucina tradizionale

La specialità del Senegal? È sicuramente il ceebu jep, riso con pesce. Ma anche la sua variante alla carne vale la pena di assaggiarla. Per non parlare dell’ottimo pesce arrosto, delle arachidi caramellate dolcissime, e del té kinkelibà, dolce e aromatico.
Non ci sono orari precisi per i pasti, che si fanno quando si ha fame o quando c’è da mangiare: questo rende le cose ancora più complicate perché si rischia di avere fame troppo presto o di arrivare troppo tardi, quando gli altri hanno già terminato quasi tutto.

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Due giorni a Dublino, tra pub e passeggiate

Dublino è conosciuta per la presenza di tanti locali e pub, per la birra Guinness e per la bellezza della città, raggiungibile facilmente se si prenota in anticipo con voli low cost offerti, ad esempio, da Ryanair. Uno dei suoi simboli, si ritrova anche nella bottiglia della famosa bevanda che riporta una arpa. Quest’ultima riprende uno strumento musicale del XV secolo noto con il nome di O’Neill, che è conservato adesso presso la Biblioteca del Trinity College della Capitale irlandese. E’ anche il simbolo nazionale ufficiale dell’intero Stato.

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Brasile, paradisi incontaminati nell’arcipelago Fernando de Noronha

Sono 21 isole dove è possibile entrare spiritualmente in contatto con se stessi e con la natura, lontane dal Brasile mondano, quello del Carnevale, dei costumi sgambatissimi in spiaggia e delle luci notturne dei locali. A Nord-Est, a un’ora di volo da Recife, si trova l’arcipelago di Fernando de Noronha, tutelato dall’Unesco e dedicato ad un numero limitato di visitatori, giusto per non rovinarne l’equilibrio e l’incanto di coste, mare e verde circostante. E’ stata, a questo proposito, istituita da tempo una tassa giornaliera di 35 real quotidiani. Qualche dettaglio in più su tale luogo incontaminato, si può leggere sul sito, in lingua spagnola, all’indirizzo www.noronha.pe.gov.br.

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Alla scoperta dell’Irlanda sulla Wild Atlantic Way

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Esistono tanti modi per visitare l’Irlanda e alcuni, anche nell’isola di smeraldo, dove tutto sembra come appena creato, possono essere più suggestivi di altri. Per chi ha tempo a disposizione c’è un percorso che si può compiere in macchina o in altra maniera, da soli o in compagnia, per fotografare da vicino la completa realtà di una paese che nasce dalle rive dell’oceano.

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Goree, l’isola sul bordo del mondo

L’isola di Gorée è un puntino nel mondo, grande appena 36 ettari. Si trova a 3 km a largo di Dakar ed è raggiungibile con appena venti minuti di traghetto, svoltato il lungo molo che racchiude il porto della capitale. Venti minuti intensi quanto un’eternità: respirando l’aria salmastra e spingendo lo sguardo in direzione dell’oceano si ha la sensazione di poter essere inghiottiti da un momento all’altro nell’infinità dell’universo. Poi, come per incanto, dalla leggera foschia del mattino presto appare lei, antichissima e dignitosa. Lunga 300 metri e larga un chilometro, Gorée è un tuffo nel periodo coloniale: non ha spiagge ma grandi caseggiati coloratissimi a picco sul mare, tra muri di pietra lavica, buganvillee fucsia e gialle, portoni pittoreschi e chioschetti di chincaglierie e panini.

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La rocca di San Leo e il mistero di Cagliostro

Se vi piacciono i luoghi misteriosi, allora la rocca di San Leo, situata a guardia del territorio del Montefeltro, sui confini settentrionali della provincia di Pesaro e Urbino, fa per voi! Qui, nella cella del “pozzetto”, collegata con l’esterno solo attraverso una piccola botola, venne tenuto rinchiuso per più di quattro anni, dal 1791, uno dei personaggi più enigmatici e controversi che la storia ricordi: il conte di Cagliostro, al secolo Giuseppe Balsamo.

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Cosa fare a Capo Verde – Sport e passatempi

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Se avete voglia di una vacanza che vi permetta di rilassarvi, di passare del tempo all’aria aperta e al tempo stesso di mantenervi in forma, praticando il vostro sport preferito, potete prendere il volo per il bellissimo arcipelago di Capo Verde, poco distante dalle coste occidentali dell’Africa settentrionale. L’arcipelago è formato da un gruppo di isole maggiori e minori che si fanno apprezzare per il loro paesaggio vulcanico ancora intatto e in cui è possibile praticare decine di sport. 

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Una vacanza a Santo Antao nell’arcipelago di Capo Verde

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Santo Antao, ovvero Sant’Antonio, è la seconda isola, per grandezza, dell’arcipelago di Capo Verde, poco al largo delle coste africane nell’Oceano Atlantico. E’ uno dei paradisi turistici più apprezzati di questo gruppo di isole, in virtù del suo paesaggio suggestivo e marcatamente vulcanico. L’isola, che appartiene alle terre di Sopravento, poste a settentrione, è infatti famosa per le sue impressionanti spiagge di sabbia nera e le sue montagne selvagge. 

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Luberon, parchi naturali e paesaggi collinari


Avrebbe potuto scegliere centinaia di altre location per girare il film “Un’ottima annata”, eppure il regista Ridley Scott, sapeva che c’era solo un posto al mondo dove il suo lungometraggio avrebbe goduto di una luce e di un paesaggio spettacolare: la Provenza ed, in particolare la montagna del Luberon. Per osservare il trionfo della natura che qui mostra tutta la sua bellezza, è meglio girare in moto o con un mezzo privato, magari a primavera inoltrata, ma mentre ci si immerge in un contesto quasi fuori dal mondo, non bisogna dimenticare che i paesi che si attraversano sono piccoli e negozi e ristoranti, non rimangono aperti a lungo. Il rischio è di restare con il cuore pieno di gioia, ma con la pancia vuota.

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