Un’ escursione unica quanto affascinante che riguarda in particolare il Nepal e il circuito dell’Annapurna tra le vette giganti dell’omonimo massiccio, alla volta dell’Himalaya. Certo non è proprio un tour adatto a tutti, soprattutto se avete una bassa soglia di sopportazione alle situazioni estreme e se non amate particolarmente camminare. Il periodo migliore per prenotare un di tale genere riguarda in particolare alcuni mesi dell’anno. Il primo caso interessa l’arco di tempo che va da aprile a maggio e il secondo da ottobre a novembre. In primavera poi si può assistere al bellissimo spettacolo della fioritura dei rododendri, anche se il cielo è meno sereno. In autunno il sole alto nel cielo è più raro, ma la visione delle vette immense intorno è superba.
Potrete fotografare picchi innevati che dominano verdissime risaie e foreste di fiori colorati. Subito dopo aver intrapreso la salita, poi, proprio alla base della pista che ruota intorno al massiccio dell’Annapurna, noterete un paesaggio particolare fatto di villaggi in perfetto stile medievale. Il circuito è impegnativo e comprende circa 241 chilometri per cui si percorre in 19-21 giorni. Per tutto il viaggio quindi non potete calcolare meno di 24 giorni.Se volete dare una occhiata a dei siti internet specializzati controllate www.terrafirmatravel.com.
Come muovervi? Di certo da Kathmandu giungete in auto fino a Besisahar, dove inizia la pista. La società che sceglierete per l’escursione penserà a tutto. Dormirete in tenda o nelle bhatti, abitazioni tradizionali del luogo.Noterete la lussuregiante Valle del Marsyangdi ed entrerete nella Gola di Manangbhot tra suggestivi ponti sospesi sul fiume e non vi mancherà il brivido lungo la schiena. Nelle praterie di alta montagna non vi perderete gli yak e in cima vi aspetta il sogno dell’Annapurna e delle sue vette, molte delle quali, nove in particolare, superano i 7000 metri. Non dimenticate un rilassante bagno alle terme di Tatopani, prima di proseguire il vostro avventuroso cammino.
Informazioni sul circuito
Considerato uno dei percorsi di trekking più belli del mondo, è aperto al pubblico dal 1977. Nel passo di Thorung-La il trekking arriva a 5.400 metri di altitudine ed è visitabile da quando è stato raggiunto un accordo di tregua tra i ribelli khampa tibetani e l’esercito nepalese. L’omonima regione è molto vasta e perfetta per ogni tipo di escursionista. Non deve quindi lasciarsi impressionare chi non ha una adeguata esperienza. Le possibilità che garantisce, infatti, sono varie. Si possono organizzare delle brevi camminate di qualche giorno o prenotare un trekking completo intorno al massiccio. Ancor,a si può collegare il circuito con altri percorsi, a cominciare dal round del Dhaulagiri e/o Manaslu. Questo permette ovviamente di scoprire nuovi ecosistemi, a cominciare dalla giungla fino ad arrivare nelle risaie. I locali sono gioiosi e allegri e sono tutti abituati a trattare con i turisti. Però c’è un dato negativo: l’eccessivo affollamento in loco che in certi mesi si fa più evidente. Gli escursionisti arrivano da ogni parte del pianeta, anche perché questo è davvero un piccolo angolo di paradiso. Niente paura comunque, è possibile lo stesso vivere
guida National Geographic. Si ringrazia la casa editrice White Star