Non è proprio una città turistica e questo è un fattore positivo e, allo stesso tempo, negativo. Nel primo caso, infatti, evita di essere piena di vacanzieri urlanti, ma è anche vero che è un peccato non avere la possibilità di scoprirla quando si è in vacanza in Costa Azzurra. Al suo interno non manca nulla, ma in primo piano ecco il porto considerato il più grande di tutta la Francia. Bellissimi i quartieri popolari di Marsiglia, i boulevard altoborghesi tra architetture postmoderni e le barche che si specchiano nell’acqua. Si tratta in realtà di una città in continua evoluzione, soprattutto nell’area dei vecchi docks portuali, dove il cantiere della Cité de la Méditerranée ne cambierà il volto anche perchè, è bene ricordarlo, nel 2012, sarà la capitale europea della cultura. In più non è più rischioso attraversarne alcune zone, come un tempo.
Il Vieux Port è ben più tranquillo, chiuso tra i forti di Saint-Jean e Saint-Nicolas e rimane tra le parti storiche e più vere da conoscere se si organizza una vacanza o un semplice weekend da queste parti. Alle spalle del porto, ecco invece il quartiere popolare e multietnico del Panier. Una serie di vicoli lo compongono, tra abitazioni abilmente ristrutturate vicino a botteghe storiche. Non mancano i ristorantini etnici.
In cima si arriva alla Vieille Charité, ex ospizio per i senzatetto che ospita il Museo Antropologico, con mostre temporanee di un certo rilievo. Gettate lo sguardo pure a Cours Julien, con le case ricoperte di graffiti e murales tra negozi, ristoranti e caffè bohemien. Mai venire a Marsiglia, infine, senza vederne le meraviglie dall’alto. In questo caso, armatevi di scarpette comode e salite meglio se a piedi alla Basilica di Notre Dame de la Garde, sulla collina che ne domina il profilo. La riconoscerete subito, anche perchè in cima al campanile troverete la Madonna protettrice della città. Dentro potrete osservare gli ex voto di pescatori e marinai. Se poi, il vostro viaggio è più lungo del previsto, prendete il traghetto e recatevi al suggestivo Chateau d’If a pochi minuti di traversata dove è stato ambientato il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas.