Madagascar: quando andare

 

Il Madagascar, piccolo paradiso fatto di splendide spiagge, fauna incredibile e verde lussureggiante ha una posizione geografica particolare e comprende quindi più zone climatiche. Tuttavia, in linea di massima il momento migliore per visitarlo va da aprile ad ottobre nei mesi dell’inverno dell’emisfero sud. Se invece organizzate una partenza da novembre a marzo, nell’estate australe, rischierete di trovarvi di fronte ad un uragano. I monti della costa orientale bloccano il passaggio delle nubi che arrivano dall’Oceano indiano e tale area resta umida per tutto l’anno, in ogni caso negli altipiani centrali, nella bella stagione può essere molto piacevole andare. La temperatura delle acque invece rimane più o meno costante per tutto l’anno e si attesta tra i 21 e i 29°C .

Le giornate molto piovose, si registrano di solito fino alla fine di marzo e aprile può essere piuttosto variabile. Meglio a questo punto maggio che è quasi sempre asciutto, a parte la costa orientale. In primavera, però, tutta la vegetazione è in festa e particolarmente lussureggiante senza contare che le risaie diventano una location splendida per realizzare delle ottime fotografie. D’estate, invece, si registrano le settimane più fresche soprattutto tra giugno, luglio e agosto, in particolare per gli altipiani e per le regioni montuose orientali. Da queste parti la notte può fare anche abbastanza freddo.

Se amate i lemuri oltre alle tante specie presenti, non dimenticate che in autunno nascono i nuovi cuccioli e molte piante fioriscono e da settembre a novembre arriva la primavera australe e può piovere intensamente per giorni. Tuttavia subito dopo arrivano le precipitazioni e possono essere anche lunghe e abbondanti. Tra febbraio e marzo, invece, il rischio di cicloni è piuttosto reale e infatti molti hotel rimangono chiusi per evitare qualunque tipo di pericolo anche per i turisti. L’abbigliamento quindi varierà dalla zona prescelta e se da noi è estate dovrete portare un magione e una giacca per gli altopiani. Per le zone della costa meglio costumi e capi leggeri e in cotone.

Curiosità sul Madagascar

Gli scienziati rivelano che si è staccato dal supercontinente di Gondwana almeno 140 milioni di anni fa. Era attaccato all’Africa a ovest e all’India a est. Il suo isolamento ha provocato lo sviluppo di specie vegetali e animali particolari. I primi uomini, comunque, pare siano giunti fra 2000 e 1500 anni fa, con probabile origine indonesiana e malese. Da qui poi si sono formate le etnie malgasce. Successivamente sono giunte pure tribù dall’Africa. Prima degli europei l’isola fu conosciuta dagli arabi che qui fondarono i loro insediamenti tra il X e l’XI secolo. Il loro principale intento era quello di commerciare in schiavi.

La peculiarità locale è soprattutto il colore rosso intenso del terreno, dovuto alla grande presenza di ferro. Proprio per questo nel tempo ha iniziato ad essere chiamato Isola Rossa o Continente Rosso. Nel cuore del Paese c’è pure Antananarivo con colline e montagne che proteggono le valli per l’agricoltura. Le risaie sono tante e nel nord si trovano le colline cariche di foresta con terra sempre umida. Una scoperta in più per i turisti.

 

 

 

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