La maggior parte dei turisti che arrivano a Lampedusa e restano qualche giorno in più, ultimamente, non riescono proprio a rinunciare ad una escursione che vale davvero la pena di prenotare: quella a Linosa. Si tratta quasi di una tappa obbligata delle Pelagie. Il rafforzamento dei collegamenti sia in aliscafo che con le imbarcazioni private e i costi decisamente contenuti pure a causa di un calo di presenze, hanno favorito la scelta.
Del resto è molto suggestivo iniziare la propria visita osservando i vulcani inattivi linosani, magari acquistando un pacchetto completo che prevede il passaggio e il pranzo a bordo. Durante la traversata, poi, non è difficile incontrare delfini e tartarughe. Quello che viene spesso consigliato a chi giunge a Linosa, è di dedicarsi subito ad un rinfrancante bagno nelle locali acque cristalline nella spiaggia di contrada Mannarazza dopo aver toccato il caldo terreno lavico.Nella stessa giornata, poi, potrete dare una occhiata alle altrettante suggestioni presenti sulla terra.
Un giro di questo tipo potrete affrontarlo comodamente magari affittando un mezzo privato fornito di autista che possa raccontarvi le peculiarità dell’isola. Se a prima vista può sembrarvi piccola e raccolta, infatti, nasconde gelosamente al suo interno oltre che tesori di natura paesaggistica pure delle leggende che soltanto i locali conoscono. Nel corso del tour, poi, come dimenticare una visita ai Faraglioni o lasciarsi conquistare dal fascino della piscina naturale? Si tratta di una conca circondata da una scogliera all’interno della quale chi è un esperto delle profondità sottomarine, può oltrepassare un cunicolo di congiungimento e ritrovarsi in mare aperto. I colori sono incredibili e vanno dal rosso al nero passando per il giallo in un tripudio naturale eccellente. Nel centro abitato, poi, le gradazioni accese delle case fanno davvero da splendido contorno con la vegetazione circostante. A livello culinario, ancora, a Linosa troverete i capperi e le lenticchie molto ricche di ferro. Se restate qualche giorno di più con una barca a remi, potrete recarvi nella parte nord dell’isola per vedere la colonia di berte maggiori che la popola.
Da queste parti la fauna è molto particolare, grazie al fatto che è molto variegata. Ci sono proprio della specie che solo qui si possono trovare. Non dimentichiamo che si tratta, poi, di uno dei siti italiani dove avviene la nidificazione della tartaruga caretta caretta. Ancora, è un Sito di Importanza Comunitaria per l’Unione Europea. In più, vi nidifica pure la berta maggiore, che è un uccello procellariforme che vive per quasi tutto l’anno in mare aperto, avvicinandosi alla terraferma solo nel periodo di riproduzione.Gli appassionati di rettili sanno che che nell’isola si sviluppa l’endemica lucertola linosana Podarcis filfolensis laurentimulleri e una particolare specie di scinco, il Calcides diomedea.
Riguardo alla flora, invece, ci sono delle evidenti differenze rispetto al resto delle specie del Canale di Sicilia. Di sicuro, non mancano quelle tipiche della macchia mediterranea. A Linosa molti sono gli endemismi esclusivi e tra questi ci sono: Valantia calva, Limonium algusae, Erodium neuradiflorum var. linosae, Valantia muralis var. intricata, Galium murale var. calvescens cui si aggiungono endemismi condivisi con altre isole vicine quali Linaria pseudolaxiflora (presente, oltreché Linosa, anche a Malta), Oglifa lojaconoi (presente anche a Pantelleria), e la Plantago afra