Che vuol dire strani? Che sono insoliti, alcuni quasi sacri, altri pericolosi, comunque diversi da quelli ai quali siamo abituati. Si trovano in ogni angolo del mondo dei laghi che vale la pena di visitare o, almeno, di conoscere e rappresentano un particolare diversivo ad un classico tour che comprenda in qualche modo la balneazione.
Dalla Bolivia all’Oregon, ecco qualche location che vale la pena di segnare in agenda:
Lago Titicaca tra Perù e Bolivia: qui è nata praticamente una intera civiltà. Per gli Inca era comune pensare che dalle acque in alta quota il dio-creatore Viracocha avesse dato vita al sole, alla luna e allo stesso genere umano. In due degli oltre 40 atolli presenti qui, Isla del Sol e Isla de la Luna, presentano dei santuari pre-colombiani. Per le popolazioni andine è ancora una zona da adorare. Le cittadine che si incontrano durante il percorso sono Puno, in Perù e Copacabana in Bolivia.
Lake Eyre, in Australia: è incredibile perché finisce per rientrare in due primati. A volte è il più grande lago del Paese, altre volte sparisce del tutto. La sua acqua è salata ed è davvero sorprendente. Ha una superficie di 9690 kmq, quasi le dimensioni dei Paesi Bassi. Per la maggior parte del tempo è asciutto e ricoperto di crosta salina. Se piove, però , si allarga fino al deserto e vi arrivano gli uccelli migratori. All’interno brulica di gamberetti. Il modo migliore per vederlo bene è dall’aereo.
Lago Toba a Sumatra, in Indonesia: 75mila anni fa circa, ci fu l’eruzione del Monte Toba e si trattò della più grande esplosione del pianeta. Nacque per l’occasione il lago vulcanico più grande del mondo, una caldera sommersa di 100 km per 30 km, nella natura selvaggia della zona settentrionale di Sumatra. Il lago, dunque, è un vulcano ancora attivo quindi non sempre avvicinarsi può essere una buona idea. Tuttavia, la popolazione batak che vive qui è molto accogliente e vale la pena di arrivare fin qui.
Laghi di Plitvice, in Croazia: si tratta di 16 specchi d’acqua collegati da cascate. La loro bellezza è talmente innegabile, da essere stati inseriti tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Vengono chiamati pure Giardino del Diavolo, per un motivo specifico. Sono legati alla leggenda secondo cui la zona sarebbe stata inondata dalla Regina Nera dopo una lunga siccità. Gli abitanti pregarono molto e ottennero questo beneficio. Intorno grotte di pietra calcarea e travertino tra fitte foreste, in un contrasto cromatico davvero notevole. Per chi è appassionato di neve e paesaggi imbiancati la visita dei laghi dovrebbe riguardare il periodo tra novembre e marzo. A dicembre e gennaio, invece, sono ghiacciati.
Crater Lake, in Oregon, Usa: un cerchio che secondo alcuni si è formato 7700 anni fa, a causa di una esplosione vulcanica. Si crede si sia trattato di una battaglia tra le divinità del cielo e degli inferi. La sua profondità è di circa 600 metri e intorno le montagne. Si può visitare tutto l’anno, tanto è sempre aperto, ma tra ottobre e giugno, la neve può bloccare alcuni passaggi. I centri visitatori, invece, sono accessibili soltanto da maggio a settembre.
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