La Turchia ha sempre il suo fascino di carattere prettamente islamico, con monumenti caratteristici di quest’antica arte, con le spezie piccanti e colorati e con il folckore tipico della gente del luogo che ama sorridere e mercanteggiare. Tuttavia, oltre ai monumenti più famosi e fuori dai grandi flussi turistici, esiste un dedalo di stradine, di chiese e di scorci nascosti e da cartolina che, avendo a disposizione qualche giorno in più, non si possono davvero non visitare. Dopo aver gustato magari del caffè nero ed aver fumato del narghilé o, ancora, aver visitato un tipico negozio di tappeti, la passeggiata culturale può avere inizio.
La città non è particolarmente pericolosa e quasi tutti sono molto gentili con i turisti, azzardando persino qualche parola in italiano e magari riusciranno a consigliare qualche meraviglia da vedere, dopo la classica Moschea Blu, Santa Sofia, il Palazzo Topkapi, la Moschea di Solimano o la Cisterna Basilica. La Moschea Nuova, vicino al porto, ad esempio, si trova nei pressi del mercato delle spezie e, di solito, non è particolarmente frequentata dai turisti. L’aria mistica che regala è assolutamente unica nel suo genere. Per non parlare, allontanandosi un poco dal centro, del Villaggio di Eyup con la moschea dell’alfiere di Maometto e le stupende vedute sul Corno d’Oro, così come la Chiesa del Santo Salvatore in Chora. Qui, l’occhio gode di fronte ai mosaici e agli affreschi bizantini di spettacolare fattura e tra i più importanti dell’intera città.
Dopo il tramonto, non può mancare una visita al quartiere di Beyoglu, meglio ancora se dopo aver cenato, visto che la zona intorno a Piazza Taksim è ricca di birrerie e locali alla moda, dove assaggiare anche qualcosa di tipico. Tra le chiese cattoliche, invece, interessanti sono quella di Sant’Antonio e di Santa Maria Draperis, il Monastero di Mavlevi, dove si può assistere alle danza dei Davsci rotanti e il mercato del pesce di Galatasaray.