Islanda uguale cuore del pianeta: questo rappresenta in fondo tale destinazione agli occhi del mondo. Da tale tratto di terra, sono nati i più grandi libri di racconti di fantascienza e per chi ama l’avventura o, semplicemente, per chi si lascia incuriosire è certamente una zona da comprendere prima o poi nei propri viaggi. Una delle prime domande da porsi, se questa meta solletica la vostra fantasia da tempo, è quando è meglio andare.
Quando partire: il clima
Il clima, in generale, è piuttosto imprevedibile. Ci sono, in generale, sui 13 gradi, ma aspettatevi sempre pioggia e nebbia anche all’improvviso. Questo comporta un calo immediato delle temperature, anche di diversi gradi. Se andate in cerca di bel tempo, è più facile che lo troverete nelle regioni nord-orientali, mentre altrove a farla da padrone è soprattutto il vento. In inverno, si arriva facilmente al sotto zero con conseguenti nevicate e la circolazione stradale può diventare complessa. Tra le più belle avventure che si possono organizzare in loco, c’è certamente la possibilità di guidare lungo la Ring Road, la statale numero 1 ascoltando musica locale. Non preoccupatevi, è un tratto di asfalto, dove è impossibile perdersi ma che regala interessanti scenari. Se andate tra settembre e gennaio in Islanda, il must è la ricerca dell’aurora boreale che nelle notti polari può assumere colori incredibili. Altra esperienza interessante, può essere quella di osservare le pozze naturali d’acqua calda e scegliere di concedersi un bel bagno all’aperto, di fronte agli scenari locali. Non meno interessante, poi, è l’artificiale Laguna Blu.
I luoghi imperdibili
- Reykiavik: ha una peculiarità che non tutti conoscono. E’ la capitale più settentrionale del mondo. Se siete in cerca di qualità della vita alta, in poche possono batterla e la vita notturna è veramente ben presente. Dalle sei del pomeriggio di venerdì, può iniziare un tour per locali che dura fino all’alba.
- Geysir: per vedere il geyser originale
- Fiordi occidentali: sicuramente da comprendere nel proprio itinerario, visto che qui sono compresi i villaggi dei pescatori scavati nelle montagne. Tradizioni e panorami sono garantiti.
- Dimmuborgir: le formazioni laviche di questo luogo creano caleidoscopiche gradazioni e spettacoli della natura insoliti.
- Akurayri e il lago Myvatn: sempre in zona, è ricco di vulcani nani e anatre selvatiche.
- Caldera di Askja: vi piacerebbe fare un bagno in un vulcano? Qui potrete realizzare il desiderio, avvicinandovi all’entroterra dell’Islanda.
- Jokulsargljufur: si tratta del canyon scavato dal fiume glaciale Jokulsa à Fjollum.
- Dettifoss: è nota per essere la cascata più imponente d’Europa. E’ forse il caso di non vederla e fotografarla?
- Vatnajokull: in tutto il Paese non esiste ghiacciaio più grande. Potete scegliere di visitarlo a piedi o optare per gli sci o la motoslitta.
- Landmannalaugar-Thorsmork: per dedicarsi al trekking in Islanda. Le emozioni non sono risparmiate.
Se volete spostarvi spesso e non rimanere ancorate alla vostra città di destinazione, una buona idea potrebbe essere anche quella di giungere fino alle isole Westman, vero regno delle pulcinelle di mare che non sanno atterrare. Bellissimo per chi vuole provare, infine, cercare un furgoncino anfibio e muoversi nel Jokulsarlon. Si tratta del più grande lago ghiacciato di Islanda.