E’ un angolo di paradiso in una zona non certo tranquilla. Del resto, non è raro che avvenga di trovarsi in insospettabili quanto splendidi tratti di terra emersa, dopo aver superato aree cosiddette calde. In Honduras piove quasi tutto l’anno, ma per scoprirne al meglio il fascino, di sicuro il momento migliore per andare resta quello compreso tra novembre ed aprile. Questo è valido in particolare sul litorale caraibico.
Le temperature medie restano tra i 27 e i 30 gradi e l’umidità è persistente, mentre tra maggio e ottobre non sono affatto da escludere gli uragani. L’Honduras è tormentato dalla povertà ma su un aspetto nessuno può mettere parola: la vegetazione incontaminata che in parte noi abbiamo visto qualche anno fa, grazie a famose trasmissioni televisive. Negli anni ha sopportato colpi di stato, lotte politiche interne e uragani in grado di attentare allo spettacolo che ancora, nonostante tutto, garantisce. Basti pensare che nel 1998 furono oltre diecimila i morti causati dall’uragano Mitch.
Per chi giunge in vacanza da queste parti, ecco una guida breve sugli scorci e le attrazioni da non perdere:
- Tegucigalpa: edifici uno accanto all’altro, sporcizia e poi una serie di scorci che lasciano senza fiato.
- Islas de Bahia e Cayos Cochinos: a livello turistico ormai sono centri abituati al continuo passaggio di stranieri. Intorno un sistema di formazioni coralline considerato per grandezza il primo al mondo. Ottimo punto, ovviamente, per snorkeling e immersioni.
- Comayagua: a partire dal 1880 è stata la capitale dell’Honduras e questo garantisce la presenza di un alto numero di edifici storici. Importante ad esempio è segnalare che qui si trova la prima università dell’America centrale che risale al 1632. Oggi vi si trova all’interno il Museo Colonial.
- Trujillo: il villaggio è bello e particolare e intorno ci sono molte spiagge dove ascoltare le note della musica nell’aria è comune.
- Copàn: ne avrete probabilmente sentito parlare, visto che si tratta di uno dei più noti siti archeologici maya. Altra peculiarità dell’Honduras: il geroglifico che si può osservare sulla scalinata è il più lungo del mondo.
Una volta arrivati in Honduras, i prezzi saranno contenuti, ma meglio fare sempre attenzione in loco perché resta un posto dove la criminalità è elevata e l’instabilità politica è una certezza quotidiana. L’8 per cento della popolazione ha contratto l’HIV e spesso l’acqua non è potabile. Meglio optare sempre per le bottiglie di plastica e assicurarsi che siano chiuse. Tra le esperienze da provare, invece, potete fare un bagno nelle cataratas di Pulhapanzak, che sono le cascate del Parco nazionale Cusuco. Altra idea può essere quella di partecipare a una festa dei garifuna. Si tratta di una etnia che discende direttamente dagli schiavi neri ribelli che qui trovarono un rifugio. Da sapere poi che da queste parti andrete di certo incontro ai sand-flies. Sono degli insetti che pur non essendo pericolosi sono di sicuro fastidiosi. Non sono risparmiate dal loro passaggio nemmeno le spiagge più belle e conviene sempre portare un olio repellente per combatterle, da spruzzare generosamente in tutto il corpo.
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