Che tipo di viaggiatore sei? Turista convenzionale o esperto di avventure? Nel secondo caso, soprattutto, ci sono tante destinazioni nel mondo dove recarsi e scoprire scorci magari neppure immaginati. Una meta tra queste è la Guinea, di cui avrete visto almeno qualche foto nei giornali di viaggio. Il clima da queste parti è caldo e piuttosto umido e le temperature variano in base all’altitudine. In Guinea sono da valutare i mesi delle piogge che vanno da giugno ad ottobre- novembre. Sono le settimane in cui le difficoltà e i disagi aumentano, anche le strade sono inagibili e non tutti possono essere pronti a vivere esperienze non proprio comode. In questo caso, è meglio pensare ad una partenza tra novembre e dicembre, subito dopo la fine delle piogge. La Guinea conserva quattro paesaggi diversi e tre colori sono quelli della sua bandiera. C’è, dunque, la parte bassa con vista diretta sull’Oceano e le spiagge splendide di Los, tra isole e mangrovie. C’è la parte centrale, tra montagne e colline verdi con il monte Nimba. Nell’area alta c’è la savana e nella foresta subequatoriale, tutelata dall’Unesco. Ogni lembo di questa terra è differente e altrettanto affascinante, tanto che vale di certo la pena di vederlo.
Guida breve alla Guinea
Ecco alcuni dei luoghi simbolo di tale angolo di pianeta:
- Fouta Djalon: dove si può praticare trekking in altura vista fiumi.
- Monte Nimba: si vede da ben tre Paesi e sono, oltre la Guinea anche la Liberia e la Costa d’Avorio. Vi si trovano delle scimmie piuttosto simili all’essere umano.
- Conakry: sorge sull’isola di Tumbo ma è comunque collegata alla terraferma. Lo scenario è spettacolare tra ville moresche e il palazzo dell’OUA. In zona si possono osservare alcune tra le più belle architetture dell’Africa occidentale.
- Arcipelago di Los: tra spiagge e palme con tartarughe giganti e antichi idoli.
- Dame de Mali: è un volto femminile scolpito dal vento sul monte Loura.
- Cascata Voile de la Mariée: il momento più magico è quando si innalzano i vapori.
- Kindia: imperdibile per la musica e, soprattutto, per il mercato di stoffe.
- Sérédou: da qui ci si può addentrare nella foresta pluviale della Guinée Forestière.
Tra le cose da provare quando si giunge in Guinea, di sicuro la cucina che, come dico sempre, è il modo per scoprire di più sulla cultura di un popolo. Sicuramente in primo piano ci sono il riso pilaf e il pollo alle arachidi. Un appuntamento da riservare, poi, è quello per i concerti dell’Orchestra nazionale locale tra balafon e djembé. Non dimenticate, ancora, il mercato di Kankan, la città degli studenti e degli alberi di mango.
A cosa fare attenzione in Guinea?
Di sicuro alle tensioni continue fra fazioni politiche e gruppi etnici e religiosi. Non mancano i contrabbandieri e fiorisce il mercato nero. Per finire, anche se si tratta di sicuro di un problema meno grave, in città come Conakry il traffico è davvero delirante. Lo stesso vale per alcune spiagge fin troppo affollate soprattutto nei weekend. Parliamo ad esempio di Cap Verga. Photo Credit: Thinkstock