Le gite scolastiche? Iniziano a costare davvero troppo per alcune famiglie. E questo ha portato alcune scuole a dire stop ai viaggi all’estero. È giusto o sbagliato?
Costi troppo alti per le gite scolastiche
La questione è allo stesso tempo semplice e complessa. Le gite scolastiche, infatti, rappresentano qualcosa che non di rado gli alunni aspettano con fervore perché occasione di svago importante. Ma è impossibile non tenere da conto del fatto che la pandemia di coronavirus e la crisi economica hanno portato molte famiglie ad avere problemi di soldi. E organizzare gite scolastiche all’estero potrebbe rappresentare una spesa non possibile da sostenere per tutti.
Ovviamente si può far finta di nulla e semplicemente non muoversi. O si può cercare di organizzare delle gite scolastiche sul territorio nazionale. Sebbene anche questo approccio possa presentare delle problematiche a livello economico.
Di certo non si può pensare di eliminare del tutto questa tipologia di attività. bisognerebbe però ripensarla in modo differente, al fine di concedere a tutti la possibilità di poterne usufruire. In quale modo? Senza dubbio una maggiore organizzazione in termini di luoghi e di costi potrebbe portare a miglioramenti nella gestione ideale del problema.
Alcune scuole di Roma in particolare hanno deciso di limitare le gite scolastiche al territorio nazionale. È ovvio che quando parliamo di gite scolastiche in questo caso intendiamo i viaggi studio che portano gli alunni ad allontanarsi dal comune di residenza verso città d’arte. È pur vero che di solito è tradizione, soprattutto l’ultimo anno di liceo, spostarsi oltre i confini nazionali.
Le necessità, o meglio la crisi economica, stanno costringendo le scuole a modificare questo approccio in modo tale da offrire a tutti gli alunni le stesse possibilità.
Pensare a soluzioni adatte a tutti
Non è detto che modificare in tal senso possa effettivamente rappresentare una soluzione completa per tutti. Di certo rende comunque più semplice per chi ha possibilità limitate trovare una soluzione. Oltre che sulla destinazione è infatti possibile lavorare anche sui giorni da passare fuori e sulla tipologia di struttura da sfruttare.
Le gite scolastiche non devono rappresentare una discriminante di diversità per i ragazzi, ma devono essere al contrario un’occasione per tutti allo stesso modo. Se rivederle in tal senso può rappresentare anche una possibilità di crescita per gli alunni tale cambiamento deve essere abbracciato appieno, lavorando in modo tale da trasformare un problema in virtù.
Senza contare che in Italia sono presenti tantissimi luoghi d’arte e non solo perfetti per far svagare gli alunni e al contempo insegnare loro storia, geografia e tutta la cultura di cui avranno bisogno.