Destinazioni estive 2022 più ricercate? Italia e Spagna. I due paesi “cugini” sembrano aver conquistato il posto d’onore nei luoghi che i viaggiatori vogliono ricominciare a riscoprire nell’immediato.
Destinazioni estive mediterranee le predilette
E questo nonostante la pandemia di coronavirus perduri tanto quanto la guerra in Ucraina. L’Europa viene ancora percepita come un luogo sicuro e sul quale investire per quel che riguarda le proprie vacanze. E secondo il rapporto “Monitoring Sentiment for Domestic and Intra-European Travel – Wave 11” elaborato dall’European Travel Commission almeno tre cittadini europei su quattro vogliono viaggiare entro i prossimi sei mesi, prediligendo senza il minimo dubbio località mediterranee, spesso in grado di offrire spiagge e cultura allo stesso tempo.
Non stupisce quindi che le destinazioni estive più ricercate quest’anno siano quelle che coinvolgono l’Italia e la Spagna. Almeno il 77% degli europei, in base alla ricerca sopracitata vuole viaggiare tra i mesi di aprile e settembre di quest’anno. Il 56% è intenzionato a visitare un paese europeo, mentre il 31% predilige la scoperta della propria patria. Coloro che sono stati intervistati provengono da Italia, Spagna, Polonia, Regno Unito e Germania e hanno dimostrato di essere abbastanza ottimisti in merito alle loro possibilità di viaggiare.
Uno spostarsi che viene pianificato in base alla stagionalità. E con l’arrivo dell’estate, il 22% vuole che ci sia il mare nelle proprie destinazioni estive di viaggio. La Spagna è al primo posto tra le preferenza di meta di coloro che viaggeranno all’estero tra aprile e settembre 2022, seguita da Italia, Francia, Grecia e Portogallo.
Per la maggior parte la vacanza sarà rappresentata da un pernotto di 4-6 notti (33%) o 7-9 notti (27%). Solo il 25% ha raccontato che prenoterà per viaggi di 10 notti o più e in maggioranza si tratta di famiglie. Le coppie, ad esempio, prediligono mini viaggi di massimo 3 giorni.
Mercato europeo viaggi resiliente
Un mercato quello del viaggio europeo che ha deciso di essere resilente per forza, dove possibile. Anche per nazioni come la Polonia che confinano con una zona di guerra come l’Ucraina è al momento.
A sostenere il mercato sono i viaggi intraeuropei, spesso possibili anche con budget non eccessivi: secondo Luís Araújo, presidente di Etc che ha svolto la ricerca, “il nostro rapporto dimostra che la fiducia dell’Europa nei viaggi sta crescendo, anche se si affacciano nuove incognite all’orizzonte, in particolare il conflitto in corso in Ucraina e l’aumento del costo della vita stanno presentando grande sfide“.
Una voglia di viaggiare che non sparisce, soprattutto in Europa, nonostante le incertezze causate da diversi fattori.