Il Tibet sorge tra le alte vette dell’Himalaya. I suoi paesaggi lasciano senza fiato. È qui che ti porta il contest social ‘Destinazione Tibet‘ lanciato dall’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, in collaborazione con l’Ente del Turismo Cinese.
Il concorso, pubblicizzato sui canali social dell’Ambasciata cinese, ha preso il via il 10 maggio – attraverso il sito www.destinazionetibet.com – e si concluderà il 24 maggio.
Il 31 maggio ci sarà l’estrazione finale. Saranno sorteggiati 2 vincitori che si aggiudicheranno un viaggio in territorio cinese. Il volo più 8 notti all inclusive si terrà dal 25 luglio al 4 agosto.
Ad incentivare le persone ad iscriversi è il meccanismo che punta alla viralità del messaggio attraverso la condivisione, non solo sui social network, ma anche su piattaforme di Instant Messaging come Whatsapp e Facebook Messenger.
L’idea del contest è nata sia per promuovere il territorio sia per consentire di conoscere la cultura, le usanze e le tradizioni cinesi. Grazie a questo viaggio verrà concessa l’opportunità ai vincitori di ammirare gli spettacolari monasteri tibetani, le altissime montagne, i paesaggi mozzafiato e di immergersi in una atmosfera senza tempo.
Tsetang, Gyantse, Shigatse e Lhasa queste le città che i vincitori avranno la possibilità di visitare. A Tsetang, ormai considerata la terza città del Tibet centrale, secondo la tradizione popolare sarebbe nato il popolo tibetano. Attraenti e suggestivi i templi che le sorgono vicini. È prevista una visita al Palazzo Yambulkang, al Tempio Tradruk e al Tempio di Samye.
A seguire tappa a Gyantse, con visita al Lago Yamdrok, al ghiacciaio di Karuola e al monastero di Palkhor Chode.
Di notevole bellezza il paesaggio di Shigatse e il monastero Tashilumpho, famoso per la sua importanza storica e religiosa e per l’architettura degna di nota.
Gli ultimi due giorni del viaggio sono dedicati alla fantastica Lhasa, alla sua storia e alla cultura locale. Non mancherà la visita al monumentale Palazzo Potala, dove si può ammirare a pieno l’arte tibetana, e al monastero Sera, fondato nel XV secolo, e al tempio di Jokhang, il più sacro di tutto il Tibet risalente al VII secolo.
Prima di partire un salto al bazar Barkhor, il posto migliore per acquistare souvenir autentici e fatti in casa, dal burro di yak, allo zafferano conosciuto in Tibet come gur-gum e usato negli incensi e nel tè, fino alle ciotole di legno usate per bere o per mangiare Tsampa e altri cibi. Lungo la Barkhor Street è possibile trovare persone provenienti da tutte le parti del Tibet, che realizzano i loro mestieri con metodi tradizionali.