Una città interessante in cui passare un weekend in Francia è la città di Lione, ricca di bellezze artistiche e paesaggistiche che attireranno la vostra attenzione. Ma Lione, in Francia, è anche comunemente considerata la capitale della gastronomia francese, per cui in questa città ben vengono i turisti che hanno voglia di assaggiare la cucina locale, a cominciare dalla colazione.
Dove Mangiare
Ristoranti, Pizzerie, Buffet, chioschi sulla spiaggia: cosa mangiare e dove farlo in giro per il mondo. Ve lo diciamo noi!
Tre ristoranti caratteristici in cui mangiare ad Istanbul
Dove è possibile assaggiare la migliore cucina di Istanbul, che nasce dall’incontro delle migliori tradizioni enogastronomiche di oriente e occidente? Numerosi sono i luoghi caratteristici in cui gustare un ottimo pasto nell’antica capitale della Turchia, oggi aperta anche ad influenze esterne e mondane. In questo post ve ne vogliamo suggerire almeno tre che potrete provare nel corso di una vostra visita nel cuore della metropoli turca.
Quattro ristoranti dove mangiare a Francoforte sul Meno
A Francoforte sul Meno la buona cucina è di casa. In questa città, infatti, si può trovare davvero un’ampia varietà di locali ad alto livello, soprattutto ristoranti, in cui sarà possibile assaggiare la cucina locale e internazionale. Il Westend e la bohemian Sachsenhausen sono le strade da preferire in fatto di ristoranti in cui mangiare, ma un luogo per non sbagliare è anche Fressgass, in cui si trovano bistrot di vario genere, caffè e negozi di gastronomia, per portare a casa quello che si assaggia.
Barbados cosa mangiare: piatti tipici e i migliori ristoranti
Non si può dire di aver conosciuto al massimo un Paese senza averne scoperto cultura e tradizioni, tutte peculiarità che passano dalla cucina. Una regola non scritta che io ripeto sempre e che è assolutamente valida anche per un luogo da sogno come Barbados. Qui, ciò che avviene tra i fornelli riguarda una serie di riti tramandati da generazioni e mangiare bene riveste un ruolo in primo piano nella società.
Repubblica Dominicana: Punta Cana e i ristoranti da non perdere
Non sono pochi gli italiani che negli ultimi decenni hanno raggiunto la Repubblica Dominicana. Del resto, è uno dei tanti paradisi tropicali da cartolina, ai quali giustamente, in pochi sanno resistere. Crisi o meno, tra le zone più turistiche ma non per questo meno interessanti, c’è proprio la nota Punta Cana, dove oltre a trascorrere un periodo di vacanza in dolce far niente, si può anche mangiare molto bene. E’ vero, infatti, che in viaggio non è solo importante mettere qualcosa sotto i denti, possibilmente di conosciuto, anzi è sempre bene provare il meglio delle delizie locali, per capire pure la cultura locale tra i fornelli.
La cucina calabrese, non solo ‘nduja e soppressata
E’ considerata una delle migliori in Italia, conosciuta in ogni dove nello Stivale e anche fuori dai confini nazionali. In realtà la cucina calabrese non delude mai, è autentica, poco elaborata e dai sapori decisi. A volte è un pò piccante, ma a seconda dei gusti si può scegliere anche qualche pietanza meno forte. Quando si giunge in questa regione, se davvero si vogliono provare delle specialità non ricreate apposta per i turisti, ci si deve completamente affidare agli chef del luogo o magari cercare ristoranti tipici o seminascosti e farsi consigliare guardando non tanto l’aspetto esteriore della struttura, quanto se è frequentata dai calabresi e se è ricca di portate veramente tradizionali. Solo così, sarà stato possibile assaggiare i veri sapori di Calabria.
Cosa mangiare alle isole Maldive
Coloro che si recano in vacanza in uno dei più bei paradisi che il globo terrestre possa offrire, nell’arcipelago della Maldive, nell’Oceano Indiano, sicuramente si aspettano di trovare una cucina locale degna di tanta naturale bellezza. Ebbene, la cucina locale maldiviana non vi lascerà affatto delusi se quando siete all’estero vi piace sperimentare e conoscere sapori nuovi.
Il Portogallo e la cultura del baccalà
Con il Baccalà portoghese si potrebbe davvero preparare una ricetta diversa ogni giorno e, anzi, con una proposta in più per gli anni bisestili: si, perchè si dice che ne esistano ben 366 e, ovviamente questo rappresenta il piatto tipico dello Stato, sempre presente in qualunque bottega o ristorante con le sue mille varietà. Del resto, la dittatura di Salazàr che ha portato a quaranta anni di totale isolamento, sia a livello politico che commerciale, ha causato una chiusura verso l’esterno e la conseguente conservazione delle tradizioni più radicate nel Paese. La stessa tendenza ha interessato, quindi, pure la cucina e i piatti sono ancora quelli di una volta, senza nessuna connotazione moderna.Il cosiddetto Bacalhau, viene preparato fresco, ma quasi sempre è precedentemente salato ed essiccato e poi viene portato in tavola o bollito o arrosto o sotto forma di zuppa con le patate, quest’ultima ovviamente è preferita in inverno.
Senegal: piatti tipici e cucina tradizionale
La specialità del Senegal? È sicuramente il ceebu jep, riso con pesce. Ma anche la sua variante alla carne vale la pena di assaggiarla. Per non parlare dell’ottimo pesce arrosto, delle arachidi caramellate dolcissime, e del té kinkelibà, dolce e aromatico.
Non ci sono orari precisi per i pasti, che si fanno quando si ha fame o quando c’è da mangiare: questo rende le cose ancora più complicate perché si rischia di avere fame troppo presto o di arrivare troppo tardi, quando gli altri hanno già terminato quasi tutto.
La Turchia e le pietanze tradizionali
Una delle abitudini più conosciute e mai abbandonate dai turchi in tema culinario, è quella di far scegliere ai clienti le pietanze non solo sul menù. Vengono, infatti, invitati a vedere il pesce prima di grigliarlo, ad esempio, o prendere gli antipasti, detti mezeler, direttamente dal vassoio. In questo modo, sarà più semplice restare soddisfatti dai piatti proposti, soprattutto se si arriva da terre lontane e con palati abituati a ben altri sapori. Alcuni locali espongono i loro prodotti in una vetrina e permettono, in qualche caso, di dare una occhiata direttamente nella pentola del cuoco, per far sentire l’odore che sprigiona una zuppa o un contorno. E’ vero, comunque, che la cucina di questo Paese è molto diversificata, in quanto coesistono le tradizioni più remote delle tribù dell’Anatolia Centrale, con quelle dei popoli del Mediterraneo e, nella zona sudorientale, si nota pure qualche influenza araba.