L’ambiente naturale è una delle principali attrazioni dell’isola di Corfù, in Grecia, che fa parte dell’arcipelago delle isole Ioniche ed è facilmente raggiungibile anche dal porto di Patrasso. Questa destinazione è l’ideale per chi cerca vacanze all’insegna del mare e del relax a contatto con la natura.
Cosa Vedere
Ok, sei arrivato a destinazione. E ora? Ecco cosa vedere nelle migliori mete turistiche del mondo.
Cosa vedere a Corfù – I luoghi da non perdere
Chi sceglie Corfù come meta delle sue vacanze, lo fa per la bellezza delle sue acque e la tranquillità delle sue spiagge, che si adattano a diversi tipi di viaggio. Qui si possono ammirare incantevoli baie, con piccole spiagge di sabbia fine, ma anche grandi insenature che si prestano a chi vuole vivere quest’isola direttamente dal mare, arrivando in barca, e che offrono un facile attracco. Pittoreschi, inoltre, anche i numerosi paesini che punteggiano l’isola, a volte arroccati su pendii piuttosto ripidi e i suoi storici ulivi, alcuni dei quali possono raggiungere anche gli 8 metri.
I dintorni di Bologna – Quattro mete fuori porta
La città di Bologna è uno dei luoghi che ha più da offrire dal punto di vista turistico. Bologna sorge però in un punto in cui la pianura incontra i primi rilievi appenninici, e, all’esterno del centro cittadino, è possibile visitare una serie di luoghi fuori porta che costituiscono i suoi caratteristici dintorni.
Una visita alla Certosa di Pavia
Un viaggio tra le bellezze d’Italia può essere anche realizzato andando alla scoperta di quei luoghi religiosi molto particolari che sono le certose. Bisogna infatti pensare che prima dell’Ottocento i defunti non venivano sepolti all’interno dei cimiteri moderni, ma erano per lo più sepolti nelle chiese o vicino ad esse. Tanto più, quindi, si mostrava ricca e sontuosa la chiesa che ospitava i corpi, tanto più si dimostrata il prestigio delle persone che erano lì sepolte.
Sudafrica, Città del Capo: cosa vedere
Un tratto di mare color zaffiro, con la presenza di alcune case talmente imponenti da essere state comprate esclusivamente da magnati dell’immobiliare e ricchi ereditieri. Questo, però, non significa che non ci siano degli scorci tutti da godere in perfetta soluitudine e comunione con il proprio animo, magari nelle spiagge meno frequentate e conosciute. Vediamo insieme quali sono le quattro più interessanti dell’area del Sudafrica.
I musei più strani di Roma
Roma: capitale non solo d’Italia ma anche della cultura e dell’arte, grazie alla sua storia millenaria che ha tempestato il suo territorio di palazzi, chiese, monumenti che compongono un patrimonio unico al mondo per varietà, ricchezza e bellezza. Meta imperdibile del viaggio d’istruzione dei nobili e degli artisti di tutti i tempi, la città eterna ha anche un primato importante per quanto riguarda i musei e gli spazi espositivi permanenti. Tra questi ce ne sono alcuni veramente bizzarri. Qualche esempio?
Lago Vittoria, Tanzania
E’ il più grande d’Africa e rappresenta il secondo bacino d’acqua dolce del mondo: non male come record per il Lago Vittoria che vanta una parte proprio in Tanzania, ancora non molto frequentata dai turisti. La regione però è ricca di spunti interessanti e potrete accostarvi con facilità alle abitudini e alle tradizioni locali. Il sistema migliore per organizzare un viaggio che includa tale meta, è quello di comprendere nell’itinerario l’Uganda o il Kenya o entrambi più il circuito settentrionale della Tanzania. In questo modo passerete pure per il Serengeti Occidentale per un safari, ma soltanto se avete molto tempo a disposizione. Per quanto riguarda il pernottamento, come è facile immaginare, molte volte dovrete adattarvi ma esistono delle soluzioni piuttosto ricche come nel caso delle isole Rubondo e Lukuba e vicino a Mwanza.
Vienna cosa vedere
Non appena si nomina Vienna, tutti pensano alla splendida principessa Sissi che ha avuto un ruolo centrale nella storia del luogo ed è rimasta come icona immortale in ogni angolo cittadino. Eppure c’è molto di più in questo tratto d’Austria, non ultimo la più celebre ruota panoramica del mondo. Il suo stile negli anni si è modificato parecchio e, mentre i prezzi per visitarla sono calati, le attrazioni e i restauri sono decisamente aumentati. Lo si vede già visitando, una delle nuove aree architettoniche, come lo Stilwerk sul canale del Danubio. E’ stato progettato dall’archistar Jean Nouvel ed è un palazzo di ben 18 piani , di cui quattro sono del tutto dedicati al design. La facciata, poi, è stata trasformata in un giardino verticale con la parete verde, creata dal francese Patrick Blanc. Ancora, nel quartiere Freihausviertel, vicino al Naschmarkt, si trova il mercato più grande e affollato della città. Ecco, quindi, bancarelle con tutti i prodotti e le specialità locali.
Sri Lanka cosa vedere durante il viaggio
Il clima dello Sri Lanka è particolarmente miti e durante tutto il corso dell’anno non aspettatevi di trovare le temperature basse che segna la colonnina di mercurio da noi. Questo garantisce qualche sudata in più, ma la possibilità durante la stagione secca che è variabile a seconda delle aree del Paese, di poter organizzare escursioni tematiche quanto indimenticabili. C’è chi è interessanto alla parte del Nord fino a poco tempo fa in guerra e adesso in totale evoluzione e chi, invece, non vuole perdere le piantagioni di tè. C’è poi chi, invece, desidera scoprirne le spiagge dove liberamente troverete distese le vacche a godersi il sole e chi, ancora vuole seguire un tour in treno per poi raggiungere i vari spettacolari templi. In ogni luogo lo Sri Lanka sa davvero stupire, ma con poco tempo a disposizione comunque che cosa vedere sicuramente?
Visitare castello di Montagnana
Un certosino intarsio merlato circonda quasi duemila metri di estensione delle mura, arricchite da ventiquattro torri alte e a pianta pentagonale. Questo capolavoro dell’architettura rappresenta la città fortificata di Montagnana, nell’omonima cittadina in provincia di Padova ed è circondata, come nella più classica delle tradizioni, da un ampio fossato. Nata a difesa di questa zona della bassa pianura veneta, fu interessata dal primo restauro nel XII secolo ad opera di Ezzelino da Romano, capo ghibellino e feudatario della marca trevigiana, citato pure dallo stesso Dante. Successivamente, toccò ai ferraresi continuare con i lavori di aggiustamento.