Dopo anni di isolamento, la Corea del Nord ha deciso di aprirsi al turismo occidentale. Paragonandola a Pechino, però, si ha l’impressione di essere tornati indietro di almeno quarant’anni.
Pyongyang, la capitale, è adagiata sulle due rive del Taedong, mentre palazzi, grattacieli e monumenti esaltano Kim Il Sung e il Partito dei Lavoratori. La città è molto pulita, il traffico scarso. Il viale della Liberazione, percorso da molti tram, ha ben sedici corsie.
L’ultimo paese comunista doc: la capitale, infatti, è disseminata di imponenti testimonianze del regime, come l’immenso arco di trionfo, il monumento per la Riunificazione Nazionale.
Di fronte al Mansudae invece, un enorme monumento con la statua in bronzo alta venti metri dedicata alla guida del Paese, Kim Il Sung, i cittadini in silenzio portano mazzi di fiori. Questa ed altre ancora sono le cose da non perdere quando si visita la città, come la torre della Juche Idea: 170 metri con in cima una torcia rossa, simbolo della filosofia politica di Kim Il Jung.