Le tecniche dell’artigianato messicano si tramandano di generazione in generazione e, per tal motivo, restano assolutamente originali e i prodotti in vendita vengono realizzati con il massimo della cura e della perfezione. Si tratta di un tipo di attività che fa parte del quotidiano degli abitanti, anche perchè i vari manufatti oggi nascono da un perfetto mix tra il Vecchio e il Nuovo Mondo. Se in passato si sono perse tradizioni come la lavorazione delle penne, altre ne sono state inserite e insegnate dalle scuole missionarie come la tessitura con telaio, la concia della pelle e la smaltatura della ceramica. Ecco quali usi e abitudini vengono ancora mantenuti nel Paese:
- L’arte della ceramica risale a migliaia di anni fa in Messico e ancora oggi vengono utilizzate le tecniche più antiche. Ad Amatenango del Valle, nel Chiapas, ad esempio, le donne Tzeltal lavorano senza tornio. Esse preparano l’argilla, la pressano con le dita e prima della cottura la decorano.
- la tessitura avviene a mano e, tutt’ora, viene preferita quasi esclusivamente per il vestiario. Per decorare i tessuti, invece, come ai tempi precoloniali, si usano tecniche quali il broccato.
- conciare la carta è una tecnica del villaggio Otomì di San Pablito, risalente all’era precolombiana. Si tratta di figure intagliate che rappresentano forze soprannaturali e sono amate dai collezionisti. Gli sciamani le usano per le messi e le guarigioni.
- da secoli in Messico si pratica l’arte dell’argento, con manufatti di alto pregio.
- le ceramiche smaltate: hanno scopi decorativi e funzionali, vengono cotti in moderni forni che raggiungono altissime temperature e possono essere con vernice di colore verde, nero, giallo o trasparente.
- il ricamo era praticato già prima della conquista, ma con l’influenza spagnola iniziarono i lavori artigianali sulle camicette.
- i lattonieri di Oaxaca sono tanto noti. Utilizzano le cesoie per tagliare i sottili fogli di latta e le lanterne o le figure, sono lasciate grezze o, al contrario, dipinte con colori molto accesi.