Dal “terzo polo del mondo”, il panorama che si apre davanti ai propri occhi non può che essere meraviglioso. Una superficie che supera quella dell’Europa Occidentale, ma soprattutto un’altitudine compresa tra 4000 e 5000 metri sul livello del mare rendono questi luoghi eccezionalmente unici. Non è un caso se chi ha la fortuna di visitare quello che viene definito “Tetto del mondo” non dimentica mai più quei paesaggi. E rimarranno per sempre anche negli occhi del gruppo di vincitori del contest social “Destinazione Tibet”, nato da un’idea dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, grazie anche alla partnership con l’Ente del Turismo della regione Tibet.
Spiritualità e paesaggi che tolgono il fiato: un territorio che si estende per milioni di ettari, in cui le popolazioni sono ancora per la maggior parte nomadi. I fortunati a godersi un viaggio del genere sono stati Elena Boninsegna, Roberta Pisoni, Nello Ascione, Alessia Cilvani e l’accompagnatore, nonché responsabile di viaggio Alex Zarfati. Un’avventura unica che abbatte le barriere del tempo e porta alla scoperta di luoghi in cui sembra che l’orologio della vita sia fermo già da qualche secolo. Lo sguardo verso quello della distesa di ghiacciai himalayani non può che far battere il cuore, considerando come ci si trovi di fronte all’anima dell’ecosistema non solo asiatico, ma anche mondiale.
Un viaggio che fa bene anche all’anima e che ha visto nella sua prima tappa una meta tanto curiosa, quanto imperdibile. Il riferimento è all’Esercito di Terracotta, un sito archeologico di immensa valenza storica per l’umanità. Si tratta di una delle scoperte più importanti del ventesimo secolo: oltre 8000 statue riprodotte a grandezza naturale che hanno svelato tanti segreti sull’impero militare della dinastia Qin. Addirittura, Chirac non esitò a definirlo “l’Ottava Meraviglia” del mondo. Fu necessario un imponente dispiegamento di operai per poter realizzare questa fantastica opera. Ci sono voluti ben 40 anni prima di vedere completo l’esercito nel 206 a.C. circa. Il ritrovamento avvenne solamente nel 1974 grazie a degli scavi casuali di alcuni contadini del luogo. Una giornata unica, non senza qualche inconveniente: il gruppo ha evitato di fare la doccia, per non correre il rischio di raffreddori o altri disturbi provocati dall’eccessivo consumo di ossigeno.
La seconda tappa di questo meraviglioso viaggio in Cina prevede lo spostamento a Tsetang, splendida città che si trova nella regione autonoma del Tibet. Chi ama le escursioni scopre un vero e proprio Paradiso: a oltre 3000 metri di Altitudine, questa città a tutti gli effetti è la terza città della parte centrale del Tibet. Il punto di interesse principale è senz’altro il mercato, ma anche i vari monasteri dislocati nei pressi del centro cittadino. La tappa successiva prevede il trasferimento da Tsetang a Gyantse e ha permesso la visita a luoghi veramente meravigliosi, come l’affascinante ghiacciaio di Karuola, il monastero di Palkhor Chode e il lago Yamdrok. Le due mete seguenti, Shigatse e Lhasa, ad oltre 3400 metri di altitudine, la città più importante della Regione, sono utili per continuare la scoperta delle usanze e delle tradizioni di questi stupendi luoghi, da cui emergono anche i grandi investimenti che la Repubblica Popolare Cinese sta realizzando in questa fantastica regione. Tra gallerie, ponti, autostrade e centrali idroelettriche, non sono mancate di certo le novità per i contadini locali. I ghiacciai di questa zona sono da ammirare in un inconfondibile silenzio: a 5100 metri, però, è necessario prestare la massima attenzione anche ai raggi del sole, coprendosi adeguatamente per non correre il rischio di scottarsi. E la temperatura varia notevolmente dal giorno alla sera: per questa ragione, i vincitori del contest hanno avuto cura di tenere sempre con sé una giacca.
L’ultima tappa per Nello, Alex, Elena, Roberta e Alessio ha permesso di visitare dei luoghi surreali, fatti di arte, religione, preghiere e costumi locali, come a Drepung, Jokhang e Barkhor Bazar. A Drepung si può ammirare uno dei tre monasteri più belli della scuola buddhista Gelugpa, nonché quello dalle dimensioni maggiori dell’intero Tibet. La visita allo stupendo complesso del Potala ha preceduto quelle al Jokhang e al bazaar di Barkhor Street. Immersi in un’atmosfera più unica che rara, dove arte e tradizioni si mischiano fino a formare un armonioso equilibrio, il gruppo ha avuto modo di gustare carne di yak, tè al latte con burro di yak e tante altre pietanze a base di yak.
Un viaggio unico, come testimoniato dalle tantissime foto pubblicate sui social da parte dei partecipanti, che è stato reso possibile grazie al progetto creato dell’Ambasciata Cinese in Italia, che ha messo nelle mani dell’agenzia digital IsayGroup l’organizzazione del contest e tutto ciò riguarda le dinamiche di partecipazione.