Antananarivo è la sua capitale e nell’aria sin da quando si arriva si sentono profumi intensi di ylang-ylang e vaniglia. Il Paese in questione è il Madagascar, sì proprio quello dei lemuri e della natura incontaminata. Il clima da queste parti è tropicale, ma cambia a seconda della regione prescelta e nella parte orientale ci sono pure i monsoni responsabili di violente piogge in entrambe le stagioni. Il rischio di cicloni è reale e se l’itinerario riguarda i versanti occidentale e meridionale, invece, il paesaggio è subdesertico. Il caldo diventa secco e la siccità è una costante. Le temperature passano da rigide a caldissime, a seconda del periodo, nell’altopiano centrale.
Guida breve alle città e alle attrazioni da vedere in Madagascar
- Antananarivo: è la capitale e per brevità viene spesso detta Tana. Lo spettacolo è suggestivo nel suo mix di povertà e modernità. Da un lato ci sono le baracche di fango, dall’altro i palazzi di vetro e cemento.
- Isola di Nosy Be: chi ama questo Paese ne avrà almeno sentito parlare, visto che è la zona più turistica. Vi arrivano i voli e molto spesso è il punto di partenza di escursioni negli arcipelaghi tra acque cristalline e barriera corallina.
- Parco dell’Isalo: lo spettacolo è sempre diverso tra canyon, piscine naturali e valli sabbiose, luoghi dove abitano molti pastori nomadi.
- Isola di Sainte Marie: qui potrete vedere le balene e prendere parte a tantissime escursioni a tema.
- Parco Nazionale di Ranomafana: vi arriva soprattutto chi vuole dedicarsi al trekking nella foresta pluviale.
- Antsirabe: è perfetta location per scoprire le botteghe artigiane.
- Fiume Tsiribihina: una esperienza da vivere da queste parti? Quella in cui si discende in piroga tra lemuri e coccodrilli. Molte sono le cascate dove potersi rinfrescare.
- Riserva naturale integrale Tsingy di Bemahara: E’ Patrimonio Unesco e da vedere in zona, verso nord, la Riserva naturale integrale Tsingy di Namoroka Fianarantsoa a 1200 metri di quota.
Il Madagascar è da includere tra le destinazioni di viaggio per una serie di motivi. Al ritorno a casa avrete di sicuro vissuto avventure particolari e inaspettate. Una su tutte può essere quella dell’arte oratoria popolare. Il luogo giusto dove venire, in questo caso, è Fianarantsoa o Tana. Potrete poi prendere un battello nel canale di Pangalenes e giungere nel “nido dei sogni”. Si chiama così Ankanin Ny Nofy dove rilassarsi tra spiagge bianche.
Avrete di certo visto lo scenario in qualche fotografia. Bellissimo è il viale dei baobab a Morondava. Non meno interessati sono le piantagioni di cacao, vaniglia, caffè, pepe vicino ad Ankify. Ricordate però che spesso in queste zone non sarete risparmiati dalla presenza, fin troppo pesante, delle zanzare. Regolatevi quindi di conseguenza e portate un repellente. Dopo aver ascoltato la musica malgascia, potrete riprendere i vostri giri e fermarvi al villaggio di Ambobaka, dove vivono i guaritori tradizionali con tanto di giardino botanico. Fate attenzione, però, la sera ed evitate se potete di girare soli soprattutto ad Antananarivo. Occhio, infine, anche alle epidemie che colpiscono le zone rurali e suburbane della capitale.
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