I canali che l’attraversano e l’architettura tipica delle case, oltre che uno scenario particolarmente suggestivo, rendono Amsterdam una metropoli moderna e cosmopolita e, allo stesso tempo romantica, circondata però da un alone di mistero leggendario, legato soprattutto alla sua nascita. Si dice, infatti, che venne fondata da un paio di pescatori che avevano avuto la sfortuna di perdersi in mare. Preoccupati per la propria incolumità, promisero di costruire una città nel punto esatto in cui, eventualmente, avessero trovato un tratto di terra ad accoglierli. Arrivarono, quindi, proprio nei Paesi Bassi e, per di più, a sancire il momento in cui si resero conto di essere scampati alla morte, ci pensò il loro cane che, soffrendo il mal di mare, iniziò a stare male dopo essere sceso dall’imbarcazione. Ovviamente si tratta solo di storie tramandate di generazione in generazione per la gioia dei bambini, tuttavia non fanno altro che arricchire, se è possibile, il fascino di un luogo da vedere. Ma cosa fare quando si arriva in città all’improvviso, magari con un volo low cost prenotato all’ultimo minuto e senza avere avuto la possibilità di leggere alcuna informazione sulle guide?
La guida TimeOut di Amsterdam, ha selezionato una serie di chicche, per essere certi di non perdersi nulla tra le cose più interessanti che offre:
- trascorrere una intera mattinata all’Amsterdam Historisch Museum, un pomeriggio al Museum Amstelkring e una serata al Concertgebouw, permettono al visitatore di fare un salto in epoche passate;
- per gli amanti del futuro e per chi ama guardare “oltre”, invece, meglio una mattinata al Nemo, museo scientifico a portata di bimbo. Il pomeriggio sarà dedicato ai moli orientali e la sera ad un concerto al Muziekbegouw, prima di passare allo Sugar Factory, una sorta di club con spettacoli sempre diversi ogni sera.
- Al Rijksmuseum o alle gallerie nel Jordaan, ci si può dedicare all’arte antica e moderna, ma per vivere, invece, una esperienza religiosa e spirituale non c’è niente di meglio del Joods Historisch Museum o il tempio buddista Fo Guang Shan He Hua.
Molti uomini, poi, gradiranno una visita al quartiere a luci rosse o al Sexmuseum, mentre le donne, probabilmente, si interesseranno ai vecchi e collaudati clichè olandesi, come un drink con vista mulino, un giro nel mercato dei fiori galleggiante Bloemenmarkt o una lunga coda per il Van Gogh Museum, prima di una romantica escursione in battello. Insomma ua città che accontenta tutti i gusti e le esigenze, da vivere in ogni periodo dell’anno soprattutto in primavera.
fonte: Amsterdam, guida TimeOut (casa editrice Tecniche Nuove)