Le isole dei Caraibi sono moltissime e, tra spiagge da cartolina e panorami mozzafiato, bisognerebbe davvero avere il tempo e la possibilità di visitarle tutte. Tra l’altro, ognuna è davvero un mondo a parte con abitudini e bellezze paesaggistiche differenti. Il mare, però,pur essendo meraviglioso non è sempre calmo: non è infatti il Mediterraneo e l’Oceano, soprattutto a Est, sulle coste verso oriente, può presentare delle onde. Capita, quindi, di vedere una sabbia fine e poi di scendere e leggere nei cartelli che è vietato bagnarsi a causa delle acque agitate.
Le Bahamas sono dedicate a turisti ben più ricchi e vi si trovano alberghi cari, villaggi e golf club, ma non per questo non sono accessibili a tutti. Martinica, invece, è l’isola di Giuseppina Bonaparte con la sua casa museo. E’ conosciuta anche come isola del rum, che proviene dal termine rhumdillo, proprio per il trambusto creato dai pirati ubriachi. Ovviamente abbondano i musei- degustazione dove, chiaramente, il divertimento è assicurato. Dopo la crisi della canna, tra l’altro è pure diventata la zona delle banane, di cui si fa gran commercio.
Saint Pierre, è ricordata come zona “miracolata” dal terribile terremoto che l’ha colpita nel 1902 e, per tal motivo, è detta la Pompei dei Caraibi. Un’isola dove tutti erano al corrente dell’imminente esplosione del vulcano, ma le elezioni che dovevano tenersi dopo poche ore, non permisero lo sgombero immediato della popolazione. Santa Lucia è contesa dai francesi e dagli inglesi che per ben 14 volte se la sono divisa con mercatini colorati e interessanti feste, soprattutto nel periodo di Carnevale. Bequia è un villaggio di pescatori, con un quartiere di architetti ecologisti. Palm Island, conserva ancora un pò del suo candore selvaggio, così come Moustique, che vuol dire moscerino, che è sempre più frequentata dai vip. Dei Caraibi, in realtà fanno parte anche Santo Domingo e Cuba, ma su questi due luoghi ci sarà tempo di parlare in seguito.
foto di: matrimonio