Cosa mangiare nella Repubblica Ceca

recensione

Proprio come le cucine tipiche austriache e tedesche, quella tradizionale ceca non è proprio leggerissima, e ben si adatta alle temperature invernali gelide della zona. I piatti sono accostabili a quelli bavaresi, ma ancora con più grassi e, per questo motivo, dato il crescente desiderio di mantenere una dieta più sana ed equilibrata, l’assetto culinario della Mitteleuropa, subisce in questi anni dei lenti cambiamenti, senza allontanarsi troppo comunque dalle proprie origini e dai sapori antichi. Del resto le esigenze salutistiche degli ultimi tempi, mal si abbinano con pietanze molto abbondanti e che il corpo digerisce con difficoltà, ma in quanto a gusto non sono tante le cose da dire sulla bontà di quello che viene servito a tavola.

Fortissimo vanno anche qua le zuppe che, di solito, vengono servite ad inizio pasto e pur riempiendo lo stomaco sono veramente squisite. Le più buone e più famose sono la classica zuppa di patate o bramborova polévska, quella d’aglio o esnekova polévska, quella di manzo con gnocchetti di fegato e la zuppa di crauti o zelna polévska. Da provare pure quella d’aneto e latte acido.

Si passa, quindi, ai primi piatti dove c’è l’imbarazzo della scelta, ma se si vuole restare su piatti tipici ma non estremamente complicati, un buon compromesso può essere quello di ordinare gli gnocchi di patate e farina ripieni di prugne secche o di albicocche.Nonostante in Italia raramente vengono uniti pasta e frutta, l’accostamento è azzeccato. Durante la stagione, poi, il condimento è freschissimo, mentre nel corso dell’anno gli ingredienti utilizzati sono secchi.  Si tratta, nello specifico, di gnocchi molto grossi di forma rotonda che prima vengono lessati e poi passati in padella con il burro. A cottura ultimata, vengono serviti con spezie come i semi di papavero, lo zucchero e la cannella. Come secondo e dolci, infine, sono molto amati l’arrosto di maiale con aglio e aromatizzato ai semi di cumino e lo strudel di mele, oltre che preparati a base di prugne, albicocche e semi di papavero.

foto di: voiaganto

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