Un weekend con i bambini in un’atmosfera incantata? Il luogo ideale potrebbe essere un castello, non uno finto, di plastica o cartapesta, ma un maniero autentico, con tanto di mura merlate, di torri, e con un fossato pieno d’acqua tutt’intorno. E’ la Rocca Sanvitale di Fontanellato, situata a 19 chilometri dalla splendida Parma. Qui durante tre domeniche di primavera, a partire dalla prossima, si vivrà all’insegna dell’avventura e della fantasia, immergendosi nel mondo magico delle fiabe e delle antiche leggende grazie a “MagiRocca”, un format dedicato ai bambini dai 5 agli 11 anni …
Si comincia domenica, 1 aprile 2012, calandosi “Nel Medioevo di Robin Hood e Lady Marian“, tra i vari compagni di viaggio del leggendario arciere che rubava ai ricchi per dare ai poveri, protagonista di una bellissima fiaba anglosassone.
Secondo appuntamento domenica 6 maggio con “Il meraviglioso mondo del Mago di Oz”, mettendosi sulle tracce della strega cattiva dell’Ovest insieme alla piccola Dorothy e il suo cagnolino.
Terzo ed ultimo appuntamento domenica 3 giugno con “RocCamelot – La spada nella roccia“, con il piccolo Artù il simpaticissimo Mago Merlino e tanti altri buffi e mitici personaggi.
Al termine di ciascun appuntamento si fa merenda tutti insieme ( per prenotazioni: Iat Rocca Sanvitale, tel. 0521.829055; [email protected]). E per i genitori, che per una volta saranno ritornati bambini anche loro, questa breve vacanza con la famiglia può essere anche l’occasione di conoscere meglio lo straordinario edificio che li ospita, la Rocca di Fontanellato, che racchiude al suo interno uno dei capolavori del Manierismo italiano: la saletta dipinta dal Parmigianino nel 1524 con il racconto del mito di Diana e Atteone. Da vedere, inoltre, l’appartamento dei Sanvitale, i conti che abitarono qui fino al 1948. Le sale sono rimaste intatte e conservano mobili e suppellettili del Cinque, Sei, Sette e Ottocento, i ritratti di diversi esponenti della famiglia, e numerosi quadri ed affreschi. Potranno, inoltre, andare alla scoperta dei misteri “Camera ottica”, dalla quale, grazie ad un ingegnoso sistema di lenti e di prismi, si poteva curiosare all’esterno, scritando la vita della piazza, stando segretamente nascosti.
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