Tour dell’India: i monumenti da non perdere

 

L’India è uno dei luoghi più affascinanti del mondo, ma anche se il vostro viaggio sarà piuttosto lungo non riuscirete in una sola volta a scoprirne tutte le tradizioni, i monumenti e gli scorci che fino ad oggi avete soltanto potuto vedere in fotografia. In ogni caso, per permettervi di scegliere il vostro percorso adeguandolo alle personali esigenze, ecco una piccola guida con gli imperdibili se avete in mano un biglietto per Mumbai o Delhi o qualunque altra meta di questo speciale Stato. Scopriamo insieme cosa conserva l’India al suo interno:

  • Taj Mahal: questo monumento simbolo dell’amore eterno è il simbolo indiano per eccellenza e visitato ogni anno da milioni di turisti.
  • Parco Nazionale di Badhavgarth: con i suoi splendidi animali tipici della giungla.
  • Mercato di Mysore: una esperienza unica per scoprire in che modo viene prodotto lo zucchero grezzo, ma anche l’incenso e le ghirlande. Non mancano in giro prodotti vegetariani e chincaglieria varia.
  • Ascoltare musica classica indiana: meglio se di inverno quando ogni esibizione può durare pure tutta la notte. Le città migliori in questo caso sono Delhi, Chennai, Varanasi e Calcutta.
  • Parco Nazionale di Kaziranga.
  • Varanasi.
  • Forte di Meherangarth, Jodhpur.
  • Palolem: una spiaggia molto bella che si trova nella parte meridionale di Goa. Non di rado qui si possono avvistare i delfini.
  • Madurai: nel sud dell’India resta la città per eccellenza.
  • Festa del Puran a Thrissur: si tratta dell’evento più bello del Kerala. Gli elefanti sfilano con colori sfarzosi addosso, mentre si sentono i tamburi intorno.
  • Immersioni nelle Andamane: sono considerate le acque più incontaminate del mondo con i fondali ricchi di fauna marina e coralli.
  • Khajuraho.
  • Gokarna: con le sue spiagge tranquille e non troppo turistiche.
  • La strada Manali-Leh.
  • La Fiera dei Cammelli di Pushkar.
  • Fatehpur Sikri.
  • un gita in barca nelle acque del Kerala.
  • Konark: con il suo tempio del XIII secolo.
  • Bollywood e il cinema indiano.
  • Amritsar.
  • Il Rajasthan e il suo artigianato.
  • Escursioni in cammello nel deserto del Thar.
  • Assistere ad una partita di cricket, lo sport locale.
  • Jasalmer.
  • Ellora: grotte buddhiste, indù, giainiste con il tempio di Kailash.
  • Varkala: una tranquilla stazione balneare del Kerala.
  • Mamallapuram: un villaggio di pescatori scolpito nella roccia, con un tempio sulla spiaggia e santuari ripestri.
  • Ajanta: con le grotte piene di affreschi antichissimi.

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Questo Paese è molto particolare e spirituale, sembra quasi che “chiami” i viaggiatori. Da queste parti ci sono tre stagioni climatiche. In estate le temperature sono calde e afose da aprile a giugno, la stagione dei monsoni va da giugno a settembre, mentre l’inverno soleggiato da novembre a marzo.

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Tutto dipende sempre dalla zona che si intende visitare. Da ottobre a marzo, in linea di massima il periodo è perfetto. L’estate indiana inizia verso aprile ed ha temperature intorno ai 40 gradi. Da giugno ecco i monsoni che terminano a settembre. Nell’estremo sud la stagione più gradevole va da ottobre a marzo. Bombay ha piogge tra giugno e ottobre e temperature alte. Lo stesso vale per New Delhi, con monsoni tra giugno e settembre. 

Fonte: India del Sud Rough Guides. Si ringrazia la casa editrice Vallardi

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