Sono molte le famiglie con bambini che scengono come meta per le proprie vacanze quel tratto di Messico chiamato Yucatán. Del resto, i messicani sono letteralmente innamorati dei bambini e non di rado fanno un pò da tramite con la loro simpatia, quando gli stranieri non comprendono bene la lingua. Riguardo all’alloggio, però, quasi tutti i complessi ricettivi più lussuosi sul Mare dei Caraibi, non affittano a nuclei familiari con figli soprattutto se piccoli. Le eccezioni, però, non mancano e non è difficile trovare una sistemazione non troppo cara di medio livello.
Il problema più grande per i bambini è la loro relativa vulnerabilità e chi si reca in Messico deve tenere presente che vanno protetti al massimo dal sole, dall’acqua non potabile, dal calore e dagli alimenti a cui non sono affatto abituati. I problemi di stomaco, piuttosto comuni, possono disidratarli ed è importante scongiurare tale eventualità. Meglio tenerli lontani dagli animali selvatici che potrebbero essere ammalati di rabbia, ma senza per questo diventare eccessivamente ansiosi. Se optate per delle lunghe passeggiate a piedi nel corso di una escursione, gli zainetti porta-bambini sono perfetti: pesano meno di 2 kg e costano circa sessanta euro.L’allattamento al seno in pubblico è una pratica non eccessivamente gradita, ma possibile in caso di emergenza. Pannolini, latte e cure, sono disponibili ovunque ma non nei centri molto piccoli. Ma cosa non perdersi da queste parti per divertire i più piccoli? Ecco cosa vedere:
- le scimmie che vivono nella riserva di Punta Laguna
- il cenote vicino a Ek-Balam
- parchi a tema di Xcaret costosi ma sicuri dove esplorare i vari ambienti naturali locali.
- barriere coralline lungo la costa
- grotte di Loltùn e Xpukil per i più grandi. In linea di massima, andrebbero riservate solo agli adolescenti, perchè sono prive di illuminazione e sentieri definiti.
- sempre per chi non è proprio piccolissimo, bello anche un luogo abbandonato e spettrale come Yaxcopoil.