La Tunisia non è famosissima per le bevande che propone, tanto che l’acqua minerale resta la più richiesta all’interno di bar e ristoranti e viene preferita liscia o con pochissima anidride carbonica. Nonostante ciò, trovandosi in un Paese arabo, il Paese mantiene comunque tradizioni a tavola ben diverse dalle nostre o per alcuni versi assimilabili alle regioni del sud del Belpaese. Per quanto riguarda, invece, le limonate o le bibite delle marche più famose e consumate in tutto il mondo, di solito vengono chiamate con il nome della marca o considerate boissons gazeuses, bibite gassate. La birra, ancora, esiste in due diversi tipi di imbottigliamento, in lattina e in bottiglia piccola a secondo della casa produttrice. La scelta diventa molto più ampie a completa, se si passa ai vini, prodotti poco distante da Tunisi, con uve che arrivano dalle città settentrionali. Non sono poche, tra l’altro, le cantine dove trovano servizio pure molti italiani e francesi.
Conveniente è il rosso Mornag di livello medio, mentre maggiormente di qualità sono il Sidi saad e il Vieux Magot. Il Saint Augustin, produce bianchi, rossi e rosè e, ancora, il Muscat de Kelibia è piuttosto speziato. Una gustosa grappa al fico è il Boukha che può costituire anche un’ottima idea regalo una volta tornati a casa. Si passa, poi, al caffè, del tutto simile a quello francese, ma più amaro o il caffelatte. Immancabile il caffè arabo poco differente da quello turco.
Se parliamo di tè, risulta anch’esso piuttosto amaro in quanto le foglie provengono dall’Estremo Oriente proprio perchè lasciate e lungo in infusione. Viene servito con foglie di menta piperita, non solo di natura decorativa ma anche in grado di addolcire il gusto troppo forte della bevanda. Qualche locale, per arricchire ancora di più il sapore, serve pure dei pinoli e il tipico gusto araboè subito riconoscibile.