I Caraibi non sono soltanto mare e spiagge anche se, a dir la verità, la fama acquistata con gli anni in tutto il mondo, è legata principalmente a tali elementi naturali, assolutamente paradisiaci. Le catene montuose circostanti, ad esempio, sono ricoperte da una fitta e suggestiva foresta pluviale che trova terreno particolarmente fertile e che rappresenta, tra l’altro, l’habitat naturale più ricco del pianeta. Precipitazioni costanti e temperature da serra, poi, favoriscono lo sviluppo di specie vegetali quali le felci, le liane e il bambù. Spiccano, inoltre, i santinya, le piante di mogano, gli alberi della gomma e mahou. Nella parte montagnosa, ecco ancora una nutrita varietà di bromeliacee che si nutrono di aria e non è un modo di dire e le orchidee, senza contare che ad altitudini elevate si moltiplicano i licheni che brillano sotto la leggera pioggerellina o la rugiada mattutina.
I mammiferi di quest’area sono pochi e non facili da avvistare, soprattutto nel caso di armadilli, opossum e aguti. I rettili, invece, si moltiplicano costantemente e, tra questi, ecco le rane arboricole, le iguane e le dozzine di specie di piccole lucertole. Bellissime le farfalle che con i loro colori arricchiscono i vegetali e, insieme a loro, meno interessanti e fastidiose, le zanzare predatrici. Occasionalmente è possibile avvistare qualche serpente che striscia all’interno della foresta sempre su qualche arbusto e in Martinica e St. Lucia, pure il fer-de-lance o “barba amarilla”.
Chi ama il birdwatching, poi, qui non avrà alcun motivo per lamentarsi, grazie anche e soprattutto al vasto numero di specie endemiche di pappagalli presenti nelle Isole Sopravento. Nei boschi volano da un ramo all’altro i colibrì, gli uccelli dello zucchero, i tanagra e i bananaquit, che qualche volta si fanno notare pure nei giardini tropicali fioriti. Aironi, anatre, uccelli di palude, infine, vivono lungo la costa della Giamaica di Trinidad, mentre nella Repubblica Dominicana si lasciano fotografare intere colonie di fenicotteri.