Il Parco delle Foreste Casentinesi è una delle aree forestali più belle d’Europa. Dal punto di vista antropologico, inoltre, questo tratto appenninico è stato nei secoli un importante punto di contatto tra diverse aree culturali, che qui si sono incontrate, utilizzando i valichi naturali che tagliano la dorsale appenninica. Il Parco non è formato da sole foreste ma da un territorio ricco di rocce, cascate, grotte risalenti a milioni di anni fa. Il visitatore incontra dovunque una meravigliosa cornice naturale ricca di flora e di fauna come la più importante presenza di lupo dell’Appennino settentrionale, cinghiali, caprioli, daini, cervi e mufloni. Ci sono, poi, sempre all’interno del Parco, due poli di grande fascino ed importanza spirituale: il Santuario della Verna e l’Eremo di Camaldoli.
Il cuore del parco è costituito dalle Foreste Demaniali Casentinesi, con la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino, istituita nel 1959. L’area del Parco è sempre stata abitata ed è perciò importante e significativa la presenza di borghi. L’area protetta si può visitare con piacevoli escursioni a piedi, in mountain bike, a cavallo. Interessantissimo è anche il “percorso” tra i prodotti culinari di questa terra. Si va dal “raviggiolo”, un formaggio a pasta bianca dal sapore delicato che viene presentato su foglie di felce e che viene preparato da ottobre a marzo, alla “melata d’abete” dal colore scuro e dal sapore dolce e aromatico, frutto dell’operoso lavoro delle api bottinatrici, alla “gota”, una carne molto saporosa e dalle ottime caratteristiche organolettiche che si consiglia di gustare con il pane toscano o con uova e patate.
I Centri Visita del Parco sono sono aperti nei mesi primaverili ed estivi . I centri di Bagno di Romagna (FC), Badia Prataglia (AR) sono aperti praticamente tutto l’anno. Presso queste strutture è possibile acquistare gadget, guide e cartografia ad uso escursionistico, oltre a prenotare servizi di guida per le escursioni. Il planetario ricostruisce in un ambiente chiuso ricoperto da una cupola la volta celeste così come la vedremmo all’aperto in un luogo lontano dalle luci delle città. Giocando con la sfera celeste e simulando spostamenti spazio – temporali alla scoperta del cielo boreale nelle varie stagioni si possono riconoscere le costellazioni, i moti di stelle, luna, sole e pianeti e si può imparare ad orientarsi con le stelle.